La principessa sul pisello
Trento a Teatro
Anch'io a teatro con mamma e papà
Teatro Kismet OperA
La principessa sul pisello
Storia di una falsa Principessa e di una Principe rockettaro
teatro dattore e canto
testo e regia di Lucia Zotti
con Monica Contini, Deianira Dragone, Nico Masciullo
oggetti di scena e maschere Lisa Serio
musiche originali di Nico Maciullo
età consigliata: dai 4 anni
Il principe, protetto, nutrito e coccolato, è cresciuto in un castello, lontano dalla realtà. Non conosce rinunce e privazioni, tutto gli è dato senza desiderio. Lunico suo passatempo, suonare la chitarra, gli allontana la noia, padrona della sua vita. Sogna una donna molto diversa da quelle che la regina madre gli propone. La regina madre spingerà il figlio ad intraprendere un viaggio per conoscere mondi più vicini alla realtà. Nel viaggio, avventure, a volte pericolose, compiranno la sua trasformazione favorendo lincontro con la donna dei suoi sogni.
Il principe troverà la sposa ideale che, però, non è una principessa di casa reale come vorrebbe sua madre. Presentandola comunque alla regina madre come tale, verrà sottoposta alla fatidica prova del pisello, per svelarne la sua origine. Sarà lintelligenza della fanciulla, colta e ragionevole a farle intuire il tranello architettato dalla Regina, affidandosi al suo sensibile istinto.
Nella rappresentazione di questa fiaba, il Femminile, nella sua capacità di accoglimento, sensibilità e intelligenza, e il Maschile, nel suo desiderio di crescere in autonomia e di prestare ascolto, sono i valori che abbiamo voluto potenziare.
Nel lavoro
La formazione che ha realizzato La Principessa sul pisello è il Teatro Kismet Opera.
Si è partiti dal testo riscritto da Lucia Zotti, e in sala prove, Monica Contini, Deianira Dragone e Nico Masciullo, sono intervenuti con improvvisazioni, suggestioni e intuizioni che hanno contribuito ad arricchire la storia dando vita a voci fiabesche rivolte a destinatari diversi.
Queste voci non portano alla fusione delle loro verità in un'unica verità impersonale, uguale per tutti, ma suggeriscono a ciascuno un contenuto e una verità singolare e personale.
Il linguaggio semplice e privo di logica, caratteristico della fiaba, in cui schemi e processi razionali, abitudini e convenzioni sociali, sono sospesi, invia segnali di diverso tipo e con funzioni differenti che ogni spettatore coglie secondo la propria capacità e qualità di comprensione e di bisogno.
I giovanissimi imparano a coltivare speranze di superamento delle loro piccole prove, e gli adulti, alla ricerca di una via interiore autentica, ad integrare in sé le parti contrapposte e scisse.
Lo spettacolo attraversa il mondo magico della fiaba tradizionale fra principi e regine incoronati, troni sontuosi e candelabri, servitori e valzer di Strauss.
Ma si svolge anche sul nastro dasfalto di un viaggio in autostop, con incontri molto riconoscibili e avventure metropolitane
fra cui una gara canora con presentatori e cantanti, fans e applausi.
Ricordiamo che la rassegna Anchio a Teatro con Mamma e Papà si svolge dal mese di gennaio al Teatro Cuminetti in via Santa Croce al n. 67, III piano, ala sinistra nel complesso che ospita la Facoltà di Lettere dellUniversità di Trento.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara