La scatola magica. Impariamo ad usare la TV

Convegno

Relatore: Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dell’età evolutiva all’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Autrice di molti libri tra cui “TV per un figlio”, Laterza

Le televisioni, in competizione tra loro, mandano in onda qualsiasi tipo di programma o di messaggio purché colpisca, faccia audience e attiri pubblicità. I buoni programmi sono in genere relegati in orari di minore ascolto. Anche i programmi per l’infanzia sono spesso poveri di contenuti e invasi dagli spot pubblicitari. Ma anche se ci fossero canali tematici di qualità non per questo un bambino deve restare ore e ore immobile davanti alla tv: la crescita ha le sue esigenze e i bambini - per imparare, capire, diventare via via più autonomi e sicuri - devono essere attivi, esplorativi, devono poter leggere e giocare; devono anche essere lasciati liberi di crescere secondo i loro ritmi, non “accelerati” o sviati da messaggi inadatti. Nel rapporto dei più piccoli con la tv c’è quindi un aspetto qualitativo e uno quantitativo. Entrambi sono importanti. I genitori devono aiutare i figli a darsi delle regole, orientarli verso buoni programmi, insegnar loro a spegnere il televisore. Gli insegnanti possono educare gli alunni a leggere il linguaggio televisivo rendendoli man mano sempre più critici e consapevoli.


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato ai Giovani