La scena

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2014/2015
La Grande Prosa

Compagnia Enfi Teatro Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
La scena
di Cristina Comencini
regia e scene Cristina Comencini
costumi Chiara Ricceri
luci Sergio Rossi
con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti, Stefano Annoni

La comica immersione di un ragazzo nei sentimenti femminili

«Ho sempre pensato di scrivere per il teatro. La mia esperienza di regista-scrittrice mi ha fatto riflettere sulle distanze e le vicinanze tra le parole del cinema, della letteratura, del teatro, sulla possibile contaminazione tra queste diverse forme di drammaturgia» ha dichiarato Cristina Comencini, figlia del grande cineasta Luigi, scrittrice incisiva, regista sensibile.
Il suo esordio sul palcoscenico da autrice e regista di Due partite, un viaggio nell'’universo femminile interpretato da Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi e Valeria Milillo, ha rappresentato otto anni fa uno degli eventi di quella stagione teatrale. Ed ora è nuovamente il mondo della donna ad attrarre il suo sguardo, che ne La scena si concentra sui sentimenti e le inquietudini di due amiche mature e sulla comica e un po’ stonata immersione nella loro realtà di un trentenne che svelerà inattese pulsioni e fragilità.
Spettacolo di maggior successo della passata stagione, La scena è un testo che diverte e coinvolge, toccante e attualissimo che trova in Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti due interpreti accordate alla perfezione, in grado di dipingere i rispettivi personaggi con profondità, ma anche con la necessaria dose di umorismo. A scompaginare il loro orizzonte, è la presenza di Stefano Annoni, spiritoso e credibile nei panni del giovane “intruso”.
La Comencini immagina che le due amiche s'’incontrino una domenica mattina: Lucia, attrice, ripete aiutata da Maria un monologo che reciterà l'’indomani. Dalla lettura che ognuna dà del medesimo brano s'’intuisce subito come i loro caratteri siano diversi, addirittura opposti: Lucia è realizzata nel teatro, conserva le sue sensibilità e vulnerabilità, ha ormai rinunciato all'’amore, accontentandosi degli incontri – talvolta ben più interessanti – che vive sulla scena, attraverso i personaggi cui dà vita. Maria, due figli, separata, ai vertici d’'una carriera in banca, sente il bisogno invece di movimentare la propria vita con qualche allegro “terremoto erotico”. L'’ultimo è avvenuto proprio la notte precedente all'’incontro con l'’amica: dell’'uomo di cui non ricorda volto e nome, ma che forse era proprio “quello giusto”, al risveglio non ha trovato più traccia. Ma a sorpresa questi si presenta: un bel ragazzo in mutande che per non sentire russare, ha dormito nella stanza dei bambini. La sua apparizione induce le donne a intraprendere un gioco di scambi d'’identità che lascia l’'uomo dapprima sconcertato e via via incline a rivelarsi nella sua rabbia, nella sua forza senza sbocco. In un desiderio di amore e libertà, che alla fine li accomuna tutti, sullo sfondo di un mondo sempre più confuso e mutante.