La scuola degli spiazzi - Persone - Colin Ward
Incontro/dialogo attorno alla figura di Colin Ward. Relatore sarà Francesco Codello

Colin Ward (Londra, 14 agosto 1924 - Ipswich, 11 febbraio 2010) è stato uno dei maggiori pensatori anarchici della seconda metà del XX secolo. Ha cominciato a lavorare come architetto prima, come insegnante poi.
Per oltre vent'anni è stato scrittore e giornalista free-lance. Gran parte delle sue ricerche si occupano dei modi "non ufficiali" con cui la gente usa l'ambiente urbano e rurale, rimodellandolo secondo i propri bisogni. Ha così scritto una ventina di libri su temi sociologici e urbanistici come il vandalismo e gli orti urbani, l'occupazione di case e l'autocostruzione. Si è inoltre occupato della condizione dei bambini in situazioni urbane e rurali e ha anche scritto alcuni pamphlet destinati a loro e pubblicati dalla Penguin: Violence, Work, Utopia. In Italia sono stati tradotti: La città dei ricchi e la città dei poveri (E/O 1998), Il bambino e la città (L'Ancora del Mediterraneo 2000).
Con elèuthera ha inoltre pubblicato Dopo l’automobile, Acqua e comunità, Anarchia come organizzazione, L’anarchia, un approccio essenziale, L’educazione incidentale, a cura di Francesco Codello, Architettura del dissenso, a cura di Giacomo Borella e la conversazione con David Goodway Lo sguardo anarchico.
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Il senso della Scuola degli spiazzi
Trova il tempo per ascoltare, imparerai a parlare.
Trova il tempo per pensare, sarai capace di scegliere.
Trova il tempo di leggere, diventerai sapiente.
Trova il tempo per sognare, potrai sperare.
Trova il tempo per fare una carezza, non ti sentirai inutile e solo.
Abbiamo bisogno di trovare nuovi spazi per il dialogo, capaci di rompere la polarizzazione dentro cui siamo finiti. Dobbiamo mettere in dubbio le cornici che sembrano (meno di quanto crediamo) proteggerci per avventurarci in territorio ignoto - quello che costituisce la base di ogni tensione al futuro - per conoscere l'Altro da noi e percorrere un tratto di strada con lui, sostituendo alla paura la curiosità.