La tragedia è un inganno
"La tragedia è un inganno. E chi si lascia ingannare è più saggio di chi non si lascia ingannare"
(Gorgia).
Incontro con Maria Lia Guardini.
Letture dei bibliotecari.
Nell'ambito delle attività per la promozione del libro e della lettura, la professoressa Maria Lia Guardini parlerà delle definizioni della tragedia greca, del mito, del problema religioso e del tema dell'individuo. Ad intervallare l'esposizione la lettura dei bibliotecari, con pagine scelte da Eschilo (Supplici, Eumenidi, Sette a Tebe, Agamennone, Coefore), Sofocle (Elettra) ed Euripide (Supplici, Ippolito, Elena, Elettra, Medea).
Ma perché questo titolo così singolare, quasi inquietante?
Non si tratta di una accusa alla tragedia, al contrario è un elogio. Gorgia, il filosofo sofista, scriveva che la tragedia, in quanto finzione, opera un inganno, e chi è ingannato è più sapiente di chi non è ingannato.
E l'ingannato, sapiente e consapevole, è il pubblico, ben cosciente di assistere a una finzione utile a rappresentare, talvolta capire il mondo e la vita.
Ingresso libero e gratuito.