Le allegre comari di Windsor
Trento a Teatro
Stagione di Prosa
Teatro Eliseo
Leo Gullotta in
Le allegre comari di Windsor
di William Shakespeare
traduzione e adattamento di Fabio Grossi e Simonetta Traversetti
con Alessandro Baldinotti, Paolo Lorimer, Mirella Mazzeranghi, Fabio Pasquini
e con Rita Abela, Fabrizio Amicucci, Valentina Gristina
e Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano, Gennaro Iaccarino, Federico Mancini, Giampiero Mannoni, Sante Paolacci, Sergio Petrella, Vincenzo Versari
regia Fabio Grossi
scene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
coreografie Monica Codena
luci Valerio Tiberi
regista assistente Mimmo Verdesca
Intrighi e scherzi, sfileranno secondo il divertito gusto shakespeariano. Protagonista della vicenda è Sir John, con le sue esuberanti smargiassate da guascone, la sua pletorica figura, la sua ridondante simpatia cialtrona, il suo amore per la crapula e il bicchiere e la sua irresistibile, endemica disonestà viziosa e bonaria.
Si racconta di una società, che vive sotto l'occhio della Corte, dove il dileggio l'uno dell'altro dei componenti della comunità, fa da quotidiano passatempo. Quindi, amori e amanti, guasconi maldestri e burocrati vacui, mariti gelosi e gelosi mercanti, ci racconteranno la storia che, come nelle migliori tradizioni teatrali, verrà in alcuni parti rafforzata dalla partitura musicale. Alla fine, l'amore giovanile uscirà trionfante, la smania tardiva gabbata, in un turbinio, ammantato da magiche visioni, che concluderà riportando nelle proprie case gli astanti, lasciando il Nostro Grasso e Grosso protagonista a tirar le fila di una vita vissuta ai margini, ma con l'onor d'una filosofica consapevolezza.
Da giovedì 20 a domenica 23 gennaio sarà in scena all'Auditorium di Trento la Compagnia del Teatro Eliseo di Roma con Le allegre comari di Windsor, capolavoro comico di William Shakespeare. Grande successo di pubblico e critica al 62° Festival shakespeariano nell'ambito dell'Estate teatrale veronese nel 2010, lo spettacolo è in tournée nei migliori teatri italiani dall'ottobre scorso.
Prosegue con un classico della produzione comica shakespeariana la Stagione di prosa 2010/2011 del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. Da giovedì 20 a domenica 23 gennaio sarà in scena al Teatro Auditorium LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR nell'interpretazione della Compagnia del Teatro Eliseo di Roma con Leo Gullotta nelle vesti del protagonista per la regia di Fabio Grossi.
L'abbondante imbottitura del costume, la parrucca e la barba posticcia possono nascondere i tratti somatici, non certo la poliedrica capacità interpretativa di questo attore - Leo Gullotta - che, nell'originale messa in scena di questo capolavoro della comicità classica prodotto dal Teatro Eliseo, veste gli ampi panni di Falstaff.
Interprete di straordinaria versatilità, Gullotta affronta per la prima volta Shakespeare in un ruolo da protagonista, attingendo ad un eccezionale bagaglio di esperienze teatrali, cinematografiche e televisive che, in oltre trent'anni di carriera, lo hanno visto interpretare con uguale efficacia le macchiette del cabaret televisivo (la signora Leonida è diventata un autentico cult); i personaggi tormentati e intensi dei film di Giuseppe Tornatore; i classici del repertorio pirandelliano. Il pubblico trentino lo ricorda felice interprete, tre anni fa, di Paolino in L'uomo, la bestia e la virtù, sempre nell'allestimento del Teatro Eliseo per la regia di Fabio Grossi.
Nelle Allegre comari Shakespeare fa rivivere il personaggio di Sir John Falstaff, fatto morire nellEnrico V, ma lo ripropone trasfigurato. Gli è cresciuta la pancia, è diventato avaro e rapace e, più donnaiolo che mai a dispetto dell'età ormai matura, fa la corte a due scaltre e argute comari che s'accordano per burlarsi di lui. Preso di mira dalle due donne, Falstaff, che Leo Gullotta sa caricare di un'accattivante simpatia cialtrona, cade nei tranelli che esse tendono alla sua grossolana vanagloria e alla sua credulità ed è costretto, di volta in volta, a nascondersi in una cesta piena di biancheria sporca, a darsela a gambe travestito da vecchia zingara, a buscarsi una solenne bastonatura. Ciò nonostante, si lascerà infinocchiare ancora una volta e accetterà un appuntamento nel bosco di Windsor dove dovrà recarsi nottetempo, fingendosi il fantasma di un cacciatore.
«Intrighi e scherzi -spiega il regista, Fabio Grossi - sfilano secondo il divertito gusto shakespeariano. Ma la tessitura della commedia stessa va oltre lapparenza e, per andar al di là del detto che lapparenza inganna, proprio dinganni e scherzi, per lo più perfidi, questa è avviluppata.»
Lo spettacolo, che racconta di amori e di amanti, di guasconi maldestri e mariti gelosi, rispetta appieno la struttura voluta e pensata dall'autore, suggerendo però allo spettatore l'indubbia correlazione esistente con le vicende dell'oggi. Vi si racconta di una società dove il dileggio luno dellaltro fa da quotidiano passatempo, ma alla fine lamore giovanile uscirà trionfante e la smania tardiva gabbata «lasciando il Nostro Grasso e Grosso protagonista a tirar le fila di una vita vissuta ai margini, ma con lonore duna filosofica consapevolezza.»
Commedia nel senso più pieno del termine, Le allegre comari di Windsor sono lo scherzo di un genio: un'opera d'arte che intriga e, soprattutto, diverte e rasserena.
Lo spettacolo debutterà all'Auditorium giovedì 20 gennaio con inizio alle 20,30 e sarà replicato, sempre in orario serale venerdì 21 e sabato 22. Domenica 23 gennaio è prevista invece la rappresentazione pomeridiana con inizio alle ore 16,00.
Nella giornata di venerdì 21 gennaio è in programma l'incontro di approfondimento Theatrum Philosophicum, laboratorio critico curato, in collaborazione con il Centro Santa Chiara, dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento e rivolto, oltre che agli studenti, a tutte le persone interessate al teatro e alla comunicazione culturale. La tavola rotonda, alle quale interverranno Leo Gullotta e gli attori della Compagnia, sarà coordinata dalla professoressa Sandra Pietrini, docente di Storia del teatro e dello Spettacolo presso l'Università degli Studi di Trento e dal dott. Michele Flaim Appuntamento alle 16,30 nel Ridotto del Teatro Sociale.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara