Le bosìe le g'ha le gambe corte
PERSONAGGI INTERPRETI
Giovanna Vanghina Lara Angeli
Arturo Vanghina Renzo Bressan
Genoveffa Elisa Calliope
Gaetano Zampitompi Eraldo Santoni
Gottardo Camolatti Alberto Paissan
Beatrice Daniela Paissan
Beatrice Lucci Cinzia Uggè
Isidora Tiziana Calzà
La ventottesima edizione di «PALCOSCENICO TRENTINO», rassegna a carattere provinciale organizzata dalla Co.F.As. APS e programmata a Trento al Teatro “S. Marco”, proseguirà sabato 15 novembre con il quarto dei cinque spettacoli
in concorso per l'aggiudicazione dell’edizione 2025 del “Premio Mario Roat”.
Sarà in scena la Filodrammatica “Toblino” di Sarche APS con «LE BOSÌE LE G’HA LE GAMBE CORTE», versione in dialetto trentino del testo “I bosii i g’ha i gamb cürt” degli autori ticinesi Vittorio Barino e Martha Fraccaroli. La regia è di Dario
Zanlucchi.
Le bugie hanno sempre le gambe corte! E quando si esagera è facile perdere il controllo della situazione. Se poi si tratta di relazioni extraconiugali e gli amanti vengono addirittura invitati in casa per una cena è ben difficile pensare che tutto
possa andare liscio. Gli imprevisti e i contrattempi fanno commettere ai protagonisti qualche passo falso e, nonostante i goffi e ripetuti tentativi per rimediare ad una situazione sempre più difficile e insostenibile, i loro piani vengono smascherati.
Sullo sfondo di una difficile trattativa internazionale per la fusione di due ditte farmaceutiche si intrecciano, infatti, le storie sentimentali dei protagonisti: Arturo Vanghina (Renzo Bressan) e Gaetano Zampitompi (Eraldo Santoni). Un equivoco e uno scambio di persona, nato dalla complicità maschile dei due amici per coprire la tresca “clandestina” fra Gaetano e la moglie di Artuto Giovanna (Lara Angeli) e dello stesso Arturo con Beatrice (Cinzia Uggè), degenerano a causa della catena di bugie che i due sono costretti via via ad inanellare, finché il fragile castello inevitabilmente crolla, coinvolgendo anche Gottardo (Alberto Paissan), il delegato della ditta straniera, e creando una situazione di generale imbarazzo alla quale contribuiscono anche le presenze di una cameriera (Daniela Paissan), della domestica di casa Vanghina Genoveffa (Elisa Calliope) e della cugina di quest’ultima, Isidora (Tiziana Calzà).
L’autore del testo, Vittorio Barino, è scomparso tre anni fa all’età 87 anni, è stato un regista di teatro e di televisione in lingua italiana e in dialetto ticinese e ha lasciato una cospicua eredità di film, sceneggiati e commedie. Con l’attrice e
commediografa Martha Fraccaroli aveva costituito il sodalizio vincente di molti testi teatrali dialettali di grande successo.
I biglietti d’ingresso alle singole rappresentazioni (intero euro 10,00 – ridotto over 65, iscritti Co.F.As., Fabi e Circoli aziendali euro 8,00 – ragazzi dai 13 ai 18 anni euro 3,00 – bambini dai 0 ai 12 anni gratuito) e gli abbonamenti a sei spettacoli (euro 36,00) possono essere prenotati presso la Co.F.As. in Via Lunelli 13 a Trento (tel. 0461.237352 o 333.7959126) dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio (dalle 8.30 alle 14.30)