Le due vite di Elsa
L'associazione Sillabaria e la Fondazione Museo storico del Trentino invitano alla presentazione del libro
LE DUE VITE DI ELSA
di Rita Charbonnier
(Piemme, 2011, pag. 344, 17,50)
Insieme allAutrice parteciperà Donata Zoe Zerbinati, presidente di Sillabaria, associazione di promozione sociale per la scrittura femminile come espressione e conoscenza
Il libro
Elsa non si è mai sentita parte della sua famiglia. Forse perché è una ragazza difficile, fragile; almeno questo è ciò che le hanno sempre detto. Troppo timida e debole di nervi rispetto a loro, gli eredi risoluti e arroganti di una delle famiglie più in vista della Roma fascista.
Fino ai ventanni Elsa ha seguito docilmente il volere del padre e della zia, facendo sempre ciò che ci si aspettava da lei, anche quando si trattava di esporsi alla derisione e allo scherno, salendo sul palco di un teatro per interpretare il ruolo di Anita Garibaldi in unorribile pièce voluta dal regime. Non ha mai desiderato fare lattrice, essere al centro dellattenzione la terrorizza, ma si è dovuta piegare a unidea del padre, che vede nella recitazione un modo per risolvere il suo piccolo difetto di pronuncia, così lo chiamano in famiglia.
Tuttavia, proprio grazie al teatro e, soprattutto, al personaggio di Anita, Elsa scopre una se stessa che non pensava esistesse. Lincontro con quella donna impavida, forte, bella, la cambia nel profondo. Anita è tutto ciò che lei non è mai stata, ma Elsa sente che tra loro cè un legame. Ogni notte, la timida Elsa abbandona le proprie insicurezze per diventare Anita, leroina dei due mondi. Grazie a quei sogni si trasforma e comincia a fare cose che non aveva mai fatto prima: fugge di casa, cammina scalza per le strade di Roma e grida tutto il dolore che ha racchiuso in sé per troppo tempo.
Per la sua famiglia, però, questo non è accettabile. La ragazza deve essere allontanata, perché le sue non sono più stramberie, è pazza, e potrebbe rovinarli. Nellospedale svizzero in cui viene rinchiusa, Elsa scopre le sbarre, il torpore malsano dei medicinali e lassenza di libertà, ma riesce anche a individuare, grazie allaiuto di un giovane medico, il segreto familiare che è alla base della propria sofferenza. Attraverso la terapia si libererà dalloppressione, troverà se stessa e forse anche quellamore che da sempre le è stato negato.
Lautrice
Diplomata nel 1988 presso la Scuola di teatro classico dellIstituto nazionale del dramma antico, giornalista pubblicista, nel 1999/2000 ha frequentato il Corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori della RAI. Ha svolto unintensa attività teatrale per poi dedicarsi prevalentemente alla scrittura. Scrive soggetti e sceneggiature per la televisione, racconti, romanzi dambientazione storica. Le due vite di Elsa è il suo terzo romanzo.
www.ritacharbonnier.com >>
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organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino