Mario Micossi - Le montagne incantate

Mostra

Mario Micossi nasce nel 1926 ad Artegna (UD), dove mantiene sempre il fulcro della sua esistenza nella grande casa familiare che egli recupera integralmente dopo il terremoto del 1976, e dove anche espone le sue opere, invitando amici e conoscenti ad ammirarle.

Giovanissimo, vive l’esperienza partigiana nelle formazioni della Brigata Osoppo.

Prigioniero vicino a Salisburgo, fugge rocambolescamente dal campo di prigionia a pochi giorni dalla liberazione, riuscendo a tornare a casa.

A Roma trova lavoro presso la compagnia aerea TWA, frequenta i corsi dell’Accademia e visita chiese e musei, esercitandosi continuamente nel disegno e nella pittura.

Alcune sue illustrazioni vengono accettate dalla redazione della nota rivista americana The New Yorker con cui comincia, nel 1957, una collaborazione che durerà per oltre quarant’anni, collaborazione che presto si allarga ad altre importanti pubblicazioni.

Da allora la sua attività si divide tra Italia e Stati Uniti, dove sarà ben conosciuto e apprezzato, e dove allestirà sue esposizioni in gallerie di New York, Washington, Chicago, Boston, Tucson, Los Angeles, Houston, e a Toronto nel vicino Canada.

Parecchie anche le sue mostre italiane, particolarmente a Udine, a Milano e in varie località del Friuli, che è sempre il suo punto di riferimento.

I suoi cicli artistici, oltre che svilupparsi nelle vedute americane, si concentrano in particolare sul paesaggio italiano, Roma e dintorni, Firenze e soprattutto il Friuli.

Molto appassionato di montagna, realizza una vastissima serie di acquetinte dedicate in particolare al paesaggio dolomitico, alle Alpi Carniche e Giulie e infine al grandioso scenario himalayano, che conosce attraverso ripetuti viaggi.
Si esprime in queste vedute un atteggiamento intensamente lirico e contemplativo, sensibilissimo al tema della bellezza e della grandiosità della natura, che Micossi vive con forte partecipazione.

Sue opere si trovano in molte collezioni pubbliche e private; citeremo soltanto L’Albertina di Vienna, il Boston Museum of Fine Art, il Chicago Art Institute, la City Library in New York, il Philadelphia Museum of Art, la Yale University, lo Stockholm National Museum, il Montreal Museum of Fine Art, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine.