Mark Turner Quartet

Mercoledì 18 marzo al Teatro Zandonai il quartetto del sassofonista Mark Turner 

Musica , Concerto jazz
[ http://markturnerjazz.com/]

Stagione Jazz 2014/2015

Mark Turner Quartet
Mark Turner (sassofono)
Ambrose Akinmusire (tromba)
Joe Martin (basso)
Justin Brown (batteria)

Quella di Mark Turner, originario dell’Ohio, oggi alle soglie dei cinquant’anni, è una delle voci più originali tra i tenorsassofonisti di oggi. Lontano da mode e da una certa immagine “muscolare” dello strumento, quale la tradizione spesso ci suggerisce, il suo è uno stile intimo e arioso, obliquamente elegante, che lascia intravedere tracce vellutate della lezione del suo maestro, quel Warne Marsh che fu compagno di avventure di Lennie Tristano e Lee Konitz. Musicista molto richiesto (lo ricordiamo accanto a Kurt Rosenwinkel o nei recenti gruppi di Billy Hart e Stefano Bollani), uno dei vertici del trio Fly, Turner ha appena pubblicato il suo primo disco in quartetto per la Ecm, “Lathe Of Heaven”, che presenta a Rovereto assieme a Joe Martin (contrabbasso) e Justin Brown (batteria), ma soprattutto a un trombettista eccellente come Ambrose Akinmusire, altro astro nascente del jazz di questi anni. In questo assetto senza strumento armonico, i due fiati si assumono la responsabilità di negoziare spazi di libertà e respiri che disegnano traiettorie di grande bellezza.

Per il quarto appuntamento della Stagione 2014-2015, la Rassegna Jazz allestita dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento torna il 18 marzo a Rovereto nella cornice pregevole del rinnovato Teatro Zandonai per presentare un quartetto statunitense guidato da Mark Turner, sassofonista tra i più apprezzati della propria generazione. Nella front line, accanto a lui, la tromba di un altro strumentista prodigioso, il giovane Ambrose Akinmusire.

 

Mark Turner, giunto sulla soglia dei cinquant’anni, ha recentemente pubblicato con l’etichetta Ecm il suo sesto album come leader, “Lathe of Heaven”, con un quartetto che ricalca lo stesso organico strumentale dell’attuale tour europeo, ma accanto al contrabbassista Joe Martin vedeva Avishai Cohen alla tromba e Marcus Gilmore alla batteria, al posto dell’attuale Justin Brown.

Lo scorso anno Turner è stato presente, in qualità di ospite speciale insieme al chitarrista Bill Frisell, pure dell’ultimo lavoro discografico di Stefano Bollani, “Joy in Spite of Everything”, ma proprio per la stima che lo circonda presso i colleghi, le sue collaborazioni sono numerose e vanno da Tom Harrell a Dave Douglas, da Enrico Rava (nello splendido disco “New YorkDays”) a Dave Holland, al grande Lee Konitz. Quest’ultimo ha espresso in modo esplicito il suo apprezzamento per il sassofonista, definendolo un solista di grande levatura e un notevole compositore.

Diplomato al prestigioso Berklee College of Music nel 1990, Turner ha lavorato negli anni Novanta in modo costante con il pianista Brad Mehldau. Dalla collaborazione con il contrabbassista Larry Grenadier e il batterista Jeff Ballard, la ritmica di Mehldau, è nata nel 2000 una delle formazioni più interessanti e longeve sulla scena contemporanea, il trio Fly, che vanta al proprio attivo la registrazione di tre album. Abbiamo ascoltato agli Itinerari Jazz di Rovereto nel 2006 la raffinata musica di questo eccezionale trio, nel quale la personalità musicale di Turner si esprime in modo pregnante.

Il trentaduenne Ambrose Akinmusire è definito dal New Yorker "Un appassionante giovane trombettista e un bandleader geniale, con un’ispirazione unica nel suo stile". Originario della California, fu notato dal sassofonista Steve Coleman che lo inserì nel proprio gruppo, Five Elements, quando non aveva ancora compiuto vent’anni. Nel 2007 ha vinto la prestigiosa “Thelonious Monk International Jazz Competition”, davanti a una giuria che comprendeva Terence Blanchard, Quincy Jones, Hugh Masekela, Clark Terry e Roy Hargrove. I suoi due ultimi album come leader, pubblicati dall’etichetta Blue Note, mettono in luce la sua grande versatilità e sensibilità, anche sotto il punto di vista compositivo.

Joe Martin è tra i bassisti più attivi della scena di New York: ha lavorato tra l’altro con la Mingus Big Band, Chris Potter, Maria Schneider, Vinicius Cantuaria. Justin Brown è stato di recente al fianco della vocalist Gretchen Parlato, del sassofonista Gary Bartz e del pianista Vijay Iyer.

Il concerto del Mark Turner Quartet avrà inizio, mercoledì 18 marzo al Teatro Zamdonai, alle ore 21,00.  

Costi

ingressi da €€ 15,00 a €€ 25,00


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara