Mayerling
L'estate di Palazzo delle Albere
Proiezioni cinematografiche
In collaborazione con il Centro Mazziano di Studi e Ricerche di Verona
Mayerling
di Anatole Litvak, Francia, 1936
Copia proveniente dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale
Tratto dal romanzo di Claude Anet, il Mayerling francese racconta la tragica storia del principe Rodolfo dAsburgo e della giovane Maria Vetsera.
Il soggetto. Ricostruzione della tragica vicenda che travolse l'erede al trono di Asburgo. Rodolfo d'Austria, che aveva sposato per ragioni di Stato la Principessa Stefania, stanco di una vita dissoluta e perseguitato dai sospetti e dalla vigilanza della polizia segreta (a causa delle sue amicizie equivoche) cerca di trovare qualche conforto nell'affetto di una fanciulla, appartenente a nobile famiglia. La piccola Maria Vetsera, appena sedicenne, affascinata dall'avventura regale, sacrifica tutta se stessa all'affetto del principe e, quando lo scandalo ha raggiunto il culmine, accetta di morire con lui. Al castello di Mayerling la drammatica storia d'amore si conclude con l'uccisione della fanciulla da parte dell'arciduca che poi si toglie la vita.
La critica. Grazie al superbo montaggio di Litvak, alla eccezionale interpretazione di Charles Boyer, Rudolph e la splendida Danielle Darrieux nel ruolo di Vetsera, siamo totalmente trasportati in questo percorso emozionale, esaltati e umiliati secondo quanto voluto dall'efficace regia. E' impossibile rimanere distaccati, riuscire a guardare questa romantica storia rimanendovi distanti. Non c'è modo per resistere alla passione ricreata sullo schermo dagli attori, dallo sceneggiatore e dal regista Dalla Francia una bellissima opera, prodotta in modo superbo, scritta in modo poetico e interpretata in modo impeccabile.
Frank S. Nugent - New York Times - Settembre 1937
Il regista
Michael Anatol Litwak (noto come Anatole Litvak) è nato a Kiev nel 1902. Dopo un breve periodo di studi di filosofia e arte drammatica a San Pietroburgo, fa le sue prime esperienze in teatro per poi esordire nel cinema nel 1923 come assistente e scenografo. Lascia la Russia nel 1925 dopo avere firmato il suo primo film (Tatiana) e continua a lavorare in Europa fino al 1935 (in Germania dove collabora al montaggio di La via senza gioia, in Inghilterra e Francia). Emigra quindi negli Stati Uniti dove viene scritturato dalla Warner Bros. Agli inizi degli anni '50, resosi indipendente, lavora sempre più spesso in Europa in grandi produzioni con capitale americano. Cineasta competente ma privo di solida personalità, Litvak si adatta perfettamente ai sistemi di produzione ed alle caratteristiche nazionali dei paesi che attraversa. L'uomo senza tramonto (1933, con Harry Baur e Pierre Blanchar), L'equipaggio (1935, con Annabella e Jean-Pierre Aumont) o Mayerling (1936) sono prodotti tipici del cinema francese del periodo. Negli anni in cui lavora alla Warner realizza film a sfondo sociale come Confessioni di una spia nazista (1939) o si mette al servizio di attori come James Cagney (La città del peccato, 1940), John Garfield (Il castello sull'Hudson, 1940; Fuori dalla nebbia, 1941) o Bette Davis (Paradiso proibito, 1940). Durante la guerra acquisisce la nazionalità americana e si arruola nelle forze armate (diventando colonnello) collaborando con Frank Capra alla celebre serie Perché combattiamo. Con la stessa diligenza e la discrezione di sempre conduce alla fama e agli onori attrici come Joan Fontaine (Sono un disertore, 1942), Barbara Stanwych (Il terrore corre sul filo, 1948), Olivia de Havilland (La fossa dei serpenti, 1948) e Ingrid Bergman (Anastasia, 1956). Tra le sue ultime opere di successo si ricordano, Il viaggio (1958), Le piace Brahms? (1961), La notte dei generali (1967). Scompare a Parigi nel 1974.