Mercatino di Natale del volontariato e della solidarietà

Prima edizione del Mercatino di Natale del Volontariato e della Solidarietà, un'iniziativa promossa dal Comune in collaborazione con trenta associazioni che lavorano nel campo dell'assistenza, della solidarietà internazionale e della formazione. Visto il perdurare del maltempo, domani non ci sarà però l'inaugurazione del mercatino: il momento di festa, con cioccolata calda, dolci e la musica dell'associazione "Cantare suonando", è rinviato a venerdì 29 dicembre alle 16.
Ospitato in tre caratteristiche casette in legno, a un passo dal Duomo, il mercatino è aperto tutti i giorni (escluso Natale, Santo Stefano e Capodanno) dalle 10 alle 19. Le trenta associazioni che hanno aderito all'iniziativa si alterneranno per offrire regali per tutti i gusti: ci sono naturalmente gli immancabili addobbi natalizi, ma anche, tanto per fare qualche esempio, sciarpe, babbucce, guanti e cappelli prodotti dagli artigiani bosniaci. C'è anche chi si autofinanzia offrendo biancheria da cucina e lavoretti in ceramica e chi propone prodotti d'artigianato vietnamita. Irrinunciabili i giochi per i bambini: ma giochi particolari, fatti in legno e lana, proposti dall'associazione pedagogica steineriana insieme a stoffe, scialli, utensili, libri per bambini (e non), unguenti, creme naturali, quadri e stampe. E poi, elencando un po' a caso, troverete animali in stoffa, ricami, scatole dipinte, stelle di Natale, Babbi Natale. Se invece preferite regalare (o regalarvi) qualcosa di buono da mangiare, allora quel che fa per voi sono zelten, strudel e treccia mochena. Infine, qualche associazione distribuisce depliant per farsi conoscere e, soprattutto, per far conoscere i progetti in cui è impegnata. La merce esposta al Mercatino non ha un prezzo stabilito: l'offerta è libera.
Sono tanti i progetti che saranno sostenuti grazie al mercatino: c'è chi acquista tre yak per una scuola del Cam, in Cina, chi finanzia la costruzione di un piano dell'ospedale di Serajhe, nel sud dell'India, chi sostiene il Centro maternità di Anbah, nel nord dell'Afghanistan, chi ancora raccoglie fondi per la ricerca scientifica.