Misure contro la violenza
Prova aperta

da Storie del Signor Keuner di B.Brecht
Laboratorio teatrale brechtiano. Lumicini teatrali per i tempi bui del XXI secolo.
PROVA APERTA
a cura di
Annamaria Soldo
L'emissario si sedette su una seggiola,
chiese da mangiare,
si lavò, si coricò
e con la faccia rivolta alla parete,
prima di addormentarsi domandò:
- Sarai il mio servo? -
con
Masha Aristova
Annalisa Gottardi
Olga Graffone
Rachele Villani
e con la partecipazione di Simone D'Andrea
Chiamami X. Come dire l'uomo senza nome. Più precisamente l'uomo a cui è stato rubato il nome. Tu parli di storia. Ebbene, questa è storia! Ogni volta che mi chiamerai, mi ricorderò della cosa più importante: che mi hai rubato tutto, perfino la mia identità! La libertà, sì! La libertà! [Una tempesta di A. Cesaire da La tempesta di W. Shakespeare. Adattamento per un teatro negro.]
Quando il signor Keuner, il pensatore, in una sala, davanti a molte persone si espresse contro la violenza, notò che la gente indietreggiava e andava via. Si guardò intorno e vide dietro di sé… la Violenza. - Che stavi dicendo? - gli disse la Violenza. - Mi sono espresso in favore della Violenza - rispose il signor Keuner. Quando il signor Keuner se ne fu andato, i suoi alunni gli chiesero se avesse una spina dorsale. Il signor Keuner rispose: - Io non ho una spina dorsale
per farmela rompere. Proprio io devo vivere più a lungo della violenza. E il signor Keuner raccontò la seguente storia: “Nell'appartamento del signor Egge, che aveva imparato a dire di no, entrò un giorno, al tempo dell'illegalità, un emissario che gli mostrò un documento diffuso in nome di coloro che dominavano la città e nel quale si diceva che doveva appartenergli ogni abitazione in cui mettesse piede, e parimenti doveva appartenergli ogni cibo che richiedesse; e parimenti doveva servirlo ogni uomo che vedesse. L'emissario si sedette su una seggiola, chiese da mangiare, si lavò, si coricò e con la faccia rivolta alla parete, prima di addormentarsi domandò: - Sarai mio servo? Il signor Egge lo coprì con una coperta, scacciò le mosche, protesse il suo sonno e così come in quel giorno gli obbedì per sette anni. Ma qualsiasi cosa facesse per lui, ce n'era una che si guardava bene dal fare, e cioè dal pronunciare una sola parola. Quando i sette anni furono trascorsi, l'emissario diventato grasso a furia di mangiare, dormire e comandare, morì. Allora il signor Egge lo inviluppò nella coperta ormai consunta, lo trascinò fuori della casa, lavò il giaciglio, imbiancò le pareti, diede un sospiro di sollievo e rispose: - No.” [Misure contro la violenza da Storie del Signor Keuner di B. Brecht]