Monete fra generazioni

Festival dell'economia
Visioni

Barry Eichengreen
Oggi la moneta del mondo è il dollaro, sebbene sempre più spesso affiorano dubbi riguardo alla possibilità che continui a mantenere anche in futuro tale status. Guardando al passato, alle generazioni che ci hanno preceduto e alla storia dell’economia, si possono delineare alcune prospettive, provare a immaginarne i rischi e prevederne le implicazioni.

introduce Stefano Lepri, Giornalista de “La Stampa”

Barry Eichengreen
È George C. Pardee and Helen N. Pardee professor of Economics and Political Science alla University of California, Berkeley. È research associate del National Bureau of Economic Research e research fellow del Centre for Economic Policy Research. Ha ricoperto la carica di senior policy advisor presso il Fondo Monetario Internazionale e ha insegnato come assistant and associate professor alla Harvard University. I suoi interessi vertono su: tassi di cambio e flusso di capitali, gold standard e Grande Depressione, economia europea, impatto della Cina sul sistema economico e finanziario internazionale, politica del Fondo Monetario Internazionale. Collabora con molte riviste scientifiche tra cui “Foreign Affairs”, “Open Economies Review”, “The Financial Times”, “World Finance”, “Journal of Policy Modeling”. Tra le sue pubblicazioni recenti: Exorbitant Privilege: The Rise and Fall of the Dollar and the Future of the International Monetary System, Oxford University Press (2011); Emerging Giants: China and India in the New World Economy (con P. Gupta and R. Kumar), Oxford University Press (2010); Labor in the Era of Globalization (con C. Brown e M. Reich), Cambridge University Press (2009); Institutions for Regionalism: Enhancing Asia’s Economic Cooperation and Integration (con Jong-Wha Lee), Asian Development Bank (2009); Fostering Monetary & Financial Cooperation in East Asia (con Duck-Koo Chung), World Scientific Press (2009); Gabbie d’oro. Il «gold standard» e la grande depressione. 1919-1939, Laterza (1994).