Nico Berardi live
A cura di Laboratorio di Musica Popolare di Fan Chaabi e Abies Alba
Talentuoso polistrumentista di origine pugliese, Emanuele Nico Berardi vanta un percorso artistico prestigioso quanto originalissimo, che lo ha visto dapprima componente dei La Taricata, uno dei più primissimi gruppi di riproposta della tradizione musicale salentina, e successivamente membro di diversi gruppi come Arakne Mediterranea, Utriculus, Archè e più recentemente degli Uaragniaun. Grande conoscitore e studioso degli strumenti a fiato, la sua esperienza non si è limitata solo allo studio delle fonti tradizionali della musica italiana, ma si è allargata negli anni anche verso la musica sudamericana, arrivando poi a collaborare anche con lo storico gruppo degli Inti-Illimani. Uno degli strumenti su cui si è focalizzata la sua ricerca è la zampogna molisana, di cui è fine conoscitore oltre che eccellente suonatore e a cui ha dedicato già un disco lapprezzato La Zampogna Annunciatrice pubblicato nel 2000. A distanza di quasi dieci anni, il musicista pugliese torna con un nuovo album dedicato a questo particolare strumento a fiato tipico dellItalia Centro-Merdionale, dal titolo il Soffio DellOtre. Composto da dieci brani, il disco vede Nico Berardi destreggiarsi tra zampogna, ciaramella, chitarra, flauti e charango, accompagnato dal Bag Ensemble gruppo con cui si esibisce abitualmente dal vivo e composto da: Pino Colonna (ciaramella, chalumeau, flauto, chitarra), Giuseppe Volpe (fisarmonica), Maria Arcangela Lorusso (fagotto), Scintilla Porfido (violoncello) e Silvio Teot (percussioni). La particolarità di questo nuovo lavoro del musicista pugliese consiste nellaver catalizzato tutte le esperienze musicali precedentemente maturate ed essere riuscito a convogliarne le ispirazioni attraverso la composizione di brani originali, nei quali centrale è lutilizzo della zampogna, arrivando ad esaltarne sonorità e tratti ancora inesplorati. Brilla così lincanto dei suoni, sorprendono gli accostamenti tra timbriche insolite, ma soprattutto piacciono i temi compositivi sempre originali e raffinati. Lessere riuscito a far convivere strumenti tipici della tradizione popolare come la ciaramella e la zampogna con quelli classici come il violoncello ed il fagotto, è senza dubbio una scommessa vinta, ma ciò che la rende ancor più affascinante è lessere riuscito ad evocare sonorità e colori musicali che spaziano dallItalia al Sud America passando per lIrlanda ed i Balcani. Lascolto è così una specie di viaggio in lungo ed in largo attraverso il nostro emisfero spaziando dalle reminiscenze dellest europeo di Fero alla tarantella di Marranchina introdotta dal suono del charango, fino a toccare il tango con Barrio Palermo. Non manca qualche brano dal profilo più tecnico come nel caso di El Viaje e Baja Latitud, ma il cuore del disco è rappresentato dai brani più personali come gli acquerelli sonori di Olas, Gargano e Passaggio a Sud Ovest. Soffio DOtre è dunque un disco di grande profilo artistico, nel quale lautore ha convogliato non solo le sue ricerche sugli strumenti a fiato in generale e sulla zampogna in particolare ma attraverso il quale è riuscito a raccontare se stesso e le sue emozioni come musicista. Unire ricerca tecnica, virtuosismo e poesia è cosa rara, soprattutto in ambito folk, Nico Berardi cè riuscito con grande successo e soddisfazione, regalandosi e regalandoci un grande disco.