Ocio alla truffa!

di Loredana Cont

Teatro

La commedia tratta della facilità con cui i truffatori riescono a raggirare le persone, soprattutto se anziane. In effetti la storia comincia con un viaggio di pellegrinaggio, che nasconde la vendita di padelle; prosegue con una finta suora che dice di raccogliere fondi a favore dei popoli africani e riesce a derubare due pie donne, tra l'altro rifilando loro denaro falso. E così Amalia, una delle due, rischia un'incriminazione per aver fatto la spesa al supermercato con le banconote contraffatte. La cosa si chiarisce e si chiude con la raccomandazione di non fidarsi di persone sconosciute. Passa qualche giorno e in piazza arrivano un frate e una suora: questa volta sono veri ma vengono accolti con molta diffidenza finché il carabiniere non ne garantisce l'autenticità. Ma le truffe non sono finite: in casa di Amalia arriva Gilberto, sedicente tecnico Enel che dice di dover controllare il contatore: riesce ad allontanare Amalia e, seguendo le indicazioni che riceve via telefono, entra nella stanza da letto e apre il secondo cassetto ma... trova una tagliola per topi e così Amalia lo smaschera, anche se lui riesce a fuggire. Ma torna poco dopo con il carabiniere che accusa Amalia di averlo ferito con la tagliola, oramai proibita anche per i topi. Tutto questo davanti a Grazia, la figlia di Amalia che non sapeva nulla: la mamma non l'aveva informata di quanto successo temendo i suoi rimproveri. L'elenco delle truffe prosegue finché ad essere imbrogliato è lo stesso carabiniere che incontra la finta suora e crede nell'autenticità di una foto autografata da Papa Francesco. La commedia chiude con Amelia che, a furia di raccomandazioni alla prudenza, non apre alla figlia, che ha dimenticato le chiavi in un'altra borsetta.

 +info