Playtime - Tempo di divertimento

Cinema

Play Time è la magnum opus di Tati, ambiziosissima e grandiosa, il film in cui aveva investito tutto - tutti i suoi soldi, tutta la sua teorizzazione sul cinema e sulla comicità - e che ha rischiato di mandarlo in bancarotta; è il capolavoro che ti lascia a bocca aperta per sguardo, inventiva, comicità, capacità di raccontare il presente e il futuro, e per un controllo e una consapevolezza della messa in scena totali e quasi sovrumane, e che non hanno nulla da invidiare a quelle del miglior Stanley Kubrick, tanto per citare un maniacale a caso.
Impostato e condotto come una composizione orchestrale, come una sinfonia dodecafonica, Play Time è un film dove lo spazio, il tempo e il suono vengono usati con una perizia e una precisione abissali, e del quale è impossibile cogliere nel corso di una sola visione la quantità di dettagli, curati ossessivamente, che costellano tutti i piani, gli angoli e i luoghi delle inquadrature: basti vedere come si usa la profondità di campo, e ciò che Tati fa lì accadere, nel fondo dell'inquadratura; che lascia a bocca aperta per come sia capace di utilizzare il sonoro, i silenzi, i rumori, elevandoli a veri e propri attori della storia.
Un film assurdo e geniale, senza una vera trama, senza un protagonista (qui il Monsieur Hulot di Tati vale tanto tutto sommato quanto qualsiasi altro personaggio), felicemente intriso di spirito surrealista e dadaista e perfino rapportabile da molti punti di vista al situazionismo di Debord, e a quelle che il filosofo francese chiamava “derive psicogeorgrafiche”, diretta emanazione di quello che prima veniva chiamato più semplicemente vagabondaggio urbano.

Costi

Ingresso gratuito con tessera associativa FIC.