Porzus
Dedicato a... Come si gira bene in Trentino
Titolo: Porzus
Origine e anno: Italia, 1997
Produzione: Video Mauro in collaborazione con Progetto Immagine e Martinelli Film Co.
Distribuzione: Buena Vista International Italia;
Medusa Video
Regia: Renzo Martinelli
Interpreti: Lorenzo Crespi (Geko giovane);
Gastone Moschin (Geko vecchio);
Lorenzo Flaherty (Storno giovane);
Gabriele Ferzetti (Storno vecchio);
Gianni Cavina (Spaccaossi);
Giuseppe Cederna (Nullo);
Giulia Boschi (Ada Zambon);
Massimo Bonetti (Gobbo);
Victor Cavallo (Scabbia);
Lino Capolicchio (Galvano);
Mariella Valentini (Albina);
Pietro Ghislandi (Facciasmorta);
Bruno Bilotta (Dinamo);
Salvatore Calactura (Africa);
Gaston Gortan (Lienki);
Paco Reconti (Rapido);
Nicola Russo (Bimbo)
Soggetto: Renzo Martinelli
Sceneggiatura: Renzo Martinelli;
Furio Scarpelli
Fotografia: Giuliano Giustini
Musiche: Flavio Colusso
Montaggio: Osvaldo Bargero
Scenografia: Andrea Faini
Costumi: Raffella Fantasia
Durata: 110
Agli inizi degli anni Settanta, l'anziano Umberto Pautassi arriva in un paesino della Slovenia per incontrare un forestiero suo coetaneo che vive lì da tempo, Carlo Tofani. Quando sono di fronte, i due riprendono i loro soprannomi di un tempo, Storno per il primo, Geko per il secondo, e si rinfacciano le loro "verità": quella dell'unico scampato, e quella del capo dei Gap che eseguì il massacro. Si torna allora al passato. Nel 1945, la situazione al confine della Jugoslavia è confusa. La politica internazionale impone al PCI di sacrificare in parte gli interessi nazionali a favore della supremazia di Tito. La presenza, nelle baite sopra Porzus in provincia di Udine, di un gruppo di partigiani della brigata Osoppo, di ispirazione cattolica, crea fastidio e imbarazzo. Il 7 febbraio un centinaio di partigiani della brigata Garibaldi e dei GAP comunisti arriva a Porzus, cattura gli osovani e li accusa di collusione coi fascisti. Gli osovani vengono giustiziati freddamente a gruppi, nel giro di undici giorni. Tre scampano all'eccidio, e lo raccontano. Uno di essi è appunto Storno.
Martinelli, come emerge dalla sua filmografia, è regista che ama misurarsi con temi scomodi e immancabilmente scoppiano le polemiche. Nel caso di Porzus, località del Friuli orientale, nel comune di Attimis, Martinelli porta il suo contributo alla riflessione che è in atto già da tempo sulla Resistenza e su come questa era organizzata e su come operava in unItalia allo sbando, in previsione di una sua ricostruzione.
Il Trentino costituì unefficacia scenografia a molte delle riprese del film. La val di Ledro, in particolare malga Ciappa a Tremalzo e il borgo di Biacesa videro la troupe al lavoro per circa tre settimane.
Renzo Martinelli, nato a Milano, dopo una laurea in lingue e letterature straniere si specializza alla Scuola Superiore di Comunicazione Sociali dellUniversità Cattolica. Tra gli anni Settanta e Ottanta si mette in luce come regista di video musicali e di spot pubblicitari. Nello stesso periodo produce e realizza numerosi reportage di attualità per la Rai. Ha girato e prodotto anche diversi documentari, molti dei quali a carattere artistico. Il suo esordio dietro la macchina da presa risale al 1993 con Sarahsarà, cui seguono Porzus (1997), Vajont. la diga del disonore (2001), Piazza delle cinque lune (2003), Il mercante di pietre (2005), Carnera - The Mountain Walking (2007)
organizzazione: P.A.T. Centro Audiovisivi