Presentazione del libro: Nemesi, figlia della notte

Convegno

Presentazione del libro di Fabrizio Rizzi, Nemesi, figlia della notte, Clinamen, Firenze 2005

Una notte che sembra non finire mai. Un uomo incerto e inquieto, solo con la giovane figlia che sta per partorire. Nessun altro con loro, se non i fantasmi del passato e la storia di un terribile assassinio la cui colpevole – una prostituta nigeriana – deve venir giudicata proprio da quell’uomo, giudice popolare nel processo in corso. La vicenda del parto e quella dell’omicidio scorrono parallele in un intreccio indissolubile tra la vita e la morte, strette nella violenza istintuale che le domina e che porta il tutto a trasfigurarsi in una dimensione sospesa tra sogno e delirio, attraverso la potenza di un rito Vudù. Fa da sfondo agli eventi narrati una squallida realtà, né più né meno che la dimensione quotidiana della nostra epoca: la schiavitù sessuale a cui sono condannate molte ragazze africane e la insipiente arroganza della magistratura, sempre al servizio di un qualche potere più o meno forte, e che riduce la vita a mero giuoco di ruolo.
Ultima tappa di ciò che l’autore ha inteso come una trilogia e che ha voluto chiamare Le tracce dell’anima, Nemesi – la dèa greca figlia della notte – rappresenta una giustizia che compensa errori ed orrori avvenuti nel passato ma ancora completamente incarnati nel presente. Questo intenso romanzo entra in territori tanto essenziali quanto inesplorati dell’inconscio più arcaico e primitivo, laddove «è la stessa mano quella che uccide e quella che fa vivere».

Fabrizio Rizzi psicologo clinico e psicoterapeuta, vive e lavora a Trento, dove è nato nel 1955. È autore di Diario di bordo. Storia di Malinka e del suo dottore (Bollati Boringhieri 2000) e degli altri due romanzi pubblicati dalla nostra casa editrice, Non c’è ombra che sia più oscura(2002) e Portami fino all’orlo del fuoco e della polvere (2004), che con l’attuale testo formano appunto la trilogia Le tracce dell’anima.