Presentazione del libro: Scrivo con le mani legate
Lettere dal carcere e altri scritti dellobiettore-contadino che si oppose ad Adolf Hitler
Intervengono: Alberto Conci, Giampiero Girardi, Erna Putz, Paul Renner, Lucia Togni.
di Franz Jägerstätter
a cura di Giampiero Girardi, traduzione di Lucia Togni
prefazione di Luigi Bettazzi, premessa di Erna Putz,
Berti editore, Piacenza, 2005, XXXV+231 pagine, 13,00.
Scrivo con le mani legate è lultima pubblicazione sulla figura di Franz Jaegerstaetter, lobiettore-contadino che si oppose ad Hitler. Si tratta delle lettere scritte dal carcere alla famiglia e di altri scritti che tratteggiano lo spessore di questo martire del nazismo, umile figlio di unAustria contadina che trovò nella parola di Dio le sue ragioni per opporsi a quello che definì un treno verso linferno. Un modo di approfondire una figura esemplare dell'obiezione di coscienza e di un testimone di pace che da qualche anno è stato riscoperto e rivalutato grazie ad un prezioso lavoro di ricerca (esiste anche un documentario che ripercorre la vicenda) di cui questo volume è un ulteriore elemento.
Franz Jägerstätter nasce nel 1907 in un paesino dellAlta Austria, 40 km oltre Salisburgo. Per una tragica ironia della sorte, dall'altra parte del confine si trova Braunau am Inn, dove pochi anni prima era nato Adolf Hitler, il capo del Terzo Reich. A lui Franz si oppone con grande coraggio, non accettando di combattere in guerra a favore del nazismo, ideologia che considera inconciliabile con la fede in Cristo. È in nome dellappartenenza alla Chiesa che Franz compie la sua obiezione di coscienza. Ma non è un bigotto, questo ragazzo di campagna, che ha fatto solo le elementari, è stato a lavorare in miniera e vive del lavoro dei campi. Ama la vita, è il primo in paese a possedere una moto, ogni tanto si scazzotta con le bande dei paesi vicini, gli piacciono le ragazze. Quando i nazisti invadono lAustria tutti si adeguano e chinano il capo. Lui no. Non vuole saperne della croce uncinata, non accetta nemmeno i rimborsi per i danni della grandine. E quando lo chiamano in guerra, decide di farsi uccidere, piuttosto che indossare quella divisa, che lo fa sentire sporco. Viene processato a Berlino dal Tribunale supremo del Reich e ghigliottinato il 9 agosto 1943. Ha 36 anni, una moglie e 3 figlie piccole. Ma lui ricorda le parole di Gesù: Chi ama la moglie, la madre e i figli più di me non è degno di me.
Il curatore Giampiero Girardi, piemontese di origine, vive a Trento da molti anni. È laureato in Sociologia. Svolge attività manageriale nella pubblica amministrazione, occupandosi di formazione, ricerca, assistenza sociale. Da sempre è impegnato nel campo della pace, della nonviolenza, dei diritti umani. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su questi temi. È il curatore delledizione italiana del volume Franz Jägerstätter, un contadino contro Hitler (Berti, 2000).
La traduttrice Lucia Togni è laureata in Lingue e letterature straniere, con specializzazione in linguistica. Ha soggiornato a lungo in Germania. È insegnante di tedesco e formatrice in attività di educazione degli adulti. Ha collaborato alla realizzazione di dizionari e ad altre attività editoriali. Nel 2000 ha curato la traduzione della biografia di Franz Jägerstätter, edita da Berti.
organizzazione: Caritas diocesana - Centro B. Clesio - Libreria Àncora