Progetto Al limite, al confine
È dedicato alla SIBERIA il primo appuntamento del progetto internazionale "Al limite al confine" che impegnerà il Centro Santa Chiara di Trento dal 22/25 ottobre alla primavera 2007: un convegno (sul tema del confine e sulla Siberia nella cultura Russa promosso in collaborazione con la Facoltà di Sociologia di Trento), spettacoli del Teatro Skazka da Abakan, un laboratorio dedicato al teatro di figura (particolarmente raccomandato agli studenti appassionati del settore, per la qualità dei conduttori e la particolarità delle tecniche).
Trento, Centro Santa Chiara
AL LIMITE AL CONFINE
un progetto internazionale con spettacoli incontri - laboratori
ottobre 2005/ primavera 20007
(a cura di Mimma Gallina)
Il concetto di confine è di natura politico-giuridica -anche se i confini cercano legittimazioni geografiche o etniche- e ha riacquistato nella storia del presente una centralità non di rado tragica e inquietante. Ai confini, si sono sviluppate ovunque nel mondo culture complesse, tese alla valorizzazione di specificità e identità e assieme al confronto e alla contaminazione con le collettività limitrofe. Il confine evoca anche lontananza, e la dialettica centro/periferia è alla base di grandi creazioni artistiche, poetiche, filosofiche e di teorie e strategie politiche. Il concetto di limite è sinonimo e assieme esasperazione di questo stato, suggerisce situazioni costrittive -in senso fisico e metaforico- e trasgressioni, spesso all'origine dei processi creativi.
La posizione della città di Trento la rende ideale per un'esplorazione a vasto raggio della condizione di confine, che caratterizzerà una serie di appuntamenti internazionali, a partire dall'ottobre 2005, ciascuno dei quali sarà dedicato a un tema preciso e caratterizzato non solo da attività di spettacolo, ma laboratori, convegni, occasioni di approfondimento e discussione. Il progetto, curato da Mimma Gallina, è promosso dal Centro di Servizi Culturali Santa Chiara, diretto da Franco Oss Noser.
"il confine non è un luogo dove il mondo finisce ma quello dove i diversi si toccano e la partita del rapporto con l'altro diventa difficile e vera."
(Franco Cassano)
Si parte con la SIBERIA dal 22 al 25 ottobre
Prossimo appuntamento
primavera 2006
LA TURCHIA FRA EUROPA E ASIA
Al limite al confine
SIBERIA 22/25 ottobre 2005
Il primo appuntamento è dedicato a un confine simbolico nella storia della cultura e nella storia del Novecento, forse la più vasta terra di confine del mondo: la Siberia.
Un paesaggio di vasti orizzonti: steppe immense, grandi fiumi, lunghi inverni.
Una delle regioni più ricche di materia prime del pianeta, un'area strategica del mondo, sul piano economico e geografico.
Ma anche un territorio ad alto rischio ecologico.
Sul piano politico, la Siberia è costituita da numerose repubbliche aderenti alla Federazione russa, da città di recente fondazione e dallo sviluppo frenetico. Abitata da numerosi popoli di ceppo slavo, tartaro, mongolo è anche una miniera di tradizioni, parla innumerevoli lingue e pratica forse tutte le religioni.
L'appuntamento che "Al limite, al confine" dedica alla Siberia si articola:
in un pomeriggio di studio,
nella presenza dalla città di Abakan (Repubblica autonoma di Kakhassia) del Teatro nazionale delle Marionette Skazka con tre spettacoli
in un laboratorio teorico e pratico sulle diverse tecniche di animazione di questo gruppo
Sabato 22 ottobre
ore 16.00 Sala Video Centro S. Chiara
AL LIMITE AL CONFINE/ SIBERIA
pomeriggio di studio
con la collaborazione della Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento
segue
Incontro con il regista Evgeny Ibragimov e la compagnia del Teatro Skazka introdotti da Irina Miagkova
GLI SPETTACOLI
Domenica 23
ore 16 Teatro Auditorium
Teatro Skazka di AbaKan (Siberia)
Il vecchio e la lupa
Testo di Ibragim Shauokh
Regia Evgeny Ibragimov
Designer Zakhar Davydov
Musica Evgeny Ibragimov
Lunedì 24
ore 20.30 Teatro Auditorium
Teatro Skazka di AbaKan (Siberia)
Anathanatomania (la mania dell'immortalità)
Testo di Ibragim Shauokh
Regia Evgeny Ibragimov
Scene e marionette Sergey Ivannikov
Musiche Igor Okolnikov
a seguire breve concerto/dimostrazione musicale con strumenti tradizionali
Martedì 25
ore 20.30 Teatro Cuminetti
Teatro Skazka di AbaKan (Siberia)
Dove il mare è più blu
dalla Fiaba del Pescatore e del Pesciolino, di Alexander Puskin
Testo Ibragim Shauokh
Regia Evgeny Ibragimov
Scene Nekto Mishalem
Musiche Nikos Engonidis, Igor Okolnikov
IL LABORATORIO
Domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 ottobre
ore 18.00 Centro Santa Chiara
Stili e tecniche di animazione
con il regista Evgeny Ibragimov e la compagnia del Teatro Skazka
Affiancherà la compagnia, la critica Irina Miagkova e, per un confronto con la tradizione italiana, Remo Melloni (esperto di teatro di animazione)
Il Teatro Skazka (che vuol dire racconto, fiaba) fondato nel 1979 è oggi il teatro nazionale di marionette della Repubblica Autonoma di Khakassia (ma parte della federazione russa), in Siberia. Nei suoi 25 anni di vita il teatro ha prodotto 100 spettacoli, di cui 30 in repertorio, utilizzando una grande varietà di tecniche: marionette, burattini, pupazzi, di piccole dimensioni o enormi (anche per parate/spettacoli di strada), animazione su nero, ombre, bunraku, maschere. Gli spettacoli della compagnia catturano lo spettatore, adulto o bambino, anche se la maggior parte delle produzioni sono per adulti, con immagini, storie, personaggi, in apparenza naïf, ma in realtà di notevole complessità estetica, filosofica, tecnica. La precisione e la raffinatezza dei movimenti non insegue tanto il realismo, ovvero la massima possibile affinità con il comportamento umano, quanto la "verità" del personaggio, con risultati di grande impatto emotivo e estetico, e si efficacia narrativa. Gli spettacoli attingono la propria ispirazione dalle leggende, dalle fiabe tradizionali, dal repertorio letterario classico e del novecento russo e da quello folklorico e mitologico. Si tratta di un patrimonio spesso molto antico e "pre"crisitano, comune a una vasta area geografica della Russia centrale, cui corrisponde un'area culturale relativamente omogenea e particolarmente complessa, che si colloca fra Europa e Asia. Le scelte e le messe in scena non trascurano tuttavia mai il confronto con il presente, in particolare attraverso una grande sensibilità "ecologicia": ecologia intesa come relazione fra l'uomo e l'ambiente circostante, fra l'uomo e la natura, a fra l'uomo e la sua natura profonda: una sensibilità cui non è estraneo lo spirito delle credenze e delle tradizioni sciamaniche, tuttora radicate.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara