Proiezioni TrentoFilmFestival
59° TrentoFilmFestival
Proiezioni
16.00
Pare, escute, olhe
Jorge Pelicano | 97, Portogallo, 2009
Un viaggio attraverso un Portogallo dimenticato e un popolo vittima di promesse mai mantenute.
Dicembre 1991, una decisione politica chiude metà della secolare linea ferroviaria di Tua, tra Bragança e Mirandela. Una scelta che interrompe lo sviluppo economico delle aree montuose interne del Portogallo, aumentando notevolmente il divario con la zona costiera. Quindici anni dopo, il fischio del treno riecheggia solamente nella memoria dei montanari. I villaggi sono quasi deserti e la mancanza di lavoro spinge i giovani a spostarsi oltre i confini. E l'altra metà della ferrovia rimasta aperta è ora minacciata dalla costruzione di una diga. Un viaggio attraverso un Portogallo dimenticato e un popolo vittima di promesse mai mantenute.
18.00
Labbraccio del silenzio
Elio Orlandi | 20, Italia, 2011
Ricordo di Fabio Giacomelli, luomo, lalpinista e la sua grande passione per la montagna.
Fabio Giacomelli se ne è andato il 1° gennaio 2010, in un giorno cupo di vento e neve, quando anche il Cerro Torre si era rivestito del suo urlo. Un soffio della montagna lo ha portato via, tradito da un pendio di neve perfido e crudele esposto agli accumuli pronti al distacco. Proprio alla base di quella parete tanto sognata e intensamente vissuta, mentre ritornava da un ennesimo tentativo di via nuova alla vetta. Le immagini permettono di rivivere alcuni momenti della sua entusiastica passione per la montagna: un ritratto del suo sano e genuino modo di essere, un omaggio alla sua riservata umiltà e bontà di carattere, un tributo ai suoi principi di intendere e praticare lalpinismo. Attraverso il suo pensiero e le sue parole riemergono i valori di una splendida persona, di un compagno ideale, di un amico sincero, di un vero alpinista e di un grande uomo.
Linea continua
Hervé Barmasse, Damiano Levati, Giacomo Berthet | 17, ITALIA, 2010
Cervino. Quattro generazioni, un solo obiettivo: andar per monti alla ricerca dellavventura.
Quattro generazioni, un solo obiettivo: andar per monti alla ricerca dellavventura. Questa è la famiglia Barmasse di Valtournenche, montanari, alpinisti, esploratori e guide alpine del Cervino. Ed è proprio sulla Gran Becca, come viene chiamato il Cervino dai Valdostani, che il 17 Marzo 2010, a distanza di una generazione, padre e figlio si legano in cordata per cercare di salire quel canalone che, dallEnjambée, precipita per 1200 m verso la base della parete Sud del Cervino. Un vecchio progetto tentato 24 anni prima dal padre Marco ed oggi ripreso dal figlio Hervé. Una via difficile, definita dai più forti alpinisti degli anni 80 come uno degli ultimi grandi progetti logici delle alpi, ed ancora irrisolta nel 2010.
No ceiling - The baseclimb 3 story
Glenn Singleman | 56, Australia, 2010
Meru Peak , India. Heather Swan lemozione di raggiungere una vetta himalayana per poi lanciarsi in tuta alare.
Prima di incontrare il marito Glenn Singleman, Heather Swan non aveva mai fatto nulla di particolarmente adrenalinico. Glenn è un base jumper, e prima ancora di conoscerlo Heather aveva fatto una promessa a sé stessa: avrebbe tentato di stabilire un nuovo record mondiale, raggiungendo una vetta himalayana per poi lanciarsi in tuta alare. Il film racconta il viaggio fisico ed emotivo di questa donna al Meru Peak, nella regione indiana di Garwhal, compiuto dopo sei lunghi anni di allenamento, e testimonia come la determinazione possa trasformare una principiante assoluta in unatleta di successo.
20.00
Non si può nulla contro il vento
Flatform | 7, Italia, 2010
Sequenze di paesaggi ripresi in uno spazio di sessanta chilometri compongono mosaici di luoghi e assi di riferimento in continua trasformazione, che non esistono nella realtà. Gli orizzonti cambiano e nessuno spazio è indipendente da chi lo guarda. Incorporando solo memoria, il paesaggio è visto in una varietà di velocità e movimenti che applicano una logica corporale alla visione
Il capo
Yuri Ancarani | 15, Italia, 2010
Monte Bettogli, Carrara: nelle cave di marmo uomini e macchine scavano la montagna. Il Capo controlla, coordina e conduce cavatori e mezzi pesanti utilizzando un linguaggio fatto solo di gesti e di segni. Nel bianco accecante del marmo sospeso su di un orizzonte senza fine, la sua pelle bruciata dal sole materializza una presenza terribile e primordiale. Dirigendo la sua orchestra pericolosa e sublime, affacciata sugli strapiombi e i picchi delle Apuane, il Capo agisce in un rumore assoluto, che si fa paradossale silenzio.
Alpi
Armin Linke | 60, Germania, 2011
Le Alpi sono un vasto ecosistema naturale, ma anche la più antropizzata tra le grandi regioni montuose del mondo e una delle sue principali aree ricreative e turistiche. Per queste ragioni, l'importanza delle Alpi si estende ben al di là dei suoi limiti geografici e dei confini degli otto stati "alpini". Sono un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un luogo privilegiato dove osservare le dinamiche in atto tra tradizione e modernità. Il film mostra il loro ruolo fondamentale nello studio della complessità delle relazioni sociali, economiche e politiche che, a vari livelli, contribuiscono alla trasformazione di un territorio.
22.00
Lukomir - Six months off
Niels Van Koevorden | 30, Olanda, 2010
Lukomir, Bosnia. Ismet, Dervo e Nura sono totalmente isolati dal mondo in una terra sommersa di neve, soli con le loro pecore. La coppia cerca di sopravvivere in un luogo che un tempo ospitava una fiorente comunità. Per poter avere un futuro, i giovani membri della loro famiglia si sono dovuti trasferire a Sarajevo. L'unico legame con il resto del mondo è rappresentato da un telefono e dalla televisione, ma in una terra così inospitale anche questi apparecchi devono confrontarsi con la forza della natura.
Miage
Edmond Carrère, Pierre Redon | 53, Francia, 2009
Nella valle di Contamines-Montjoie, nell'Alta Savoia, i gatti delle nevi hanno lentamente sostituito i carri di fieno. Nel giro di mezzo secolo, l'industria del turismo invernale ha trasformato la vita degli abitanti: ora che la "miniera d'oro bianco" si sta esaurendo, emergono sentimenti contrastanti, e nell'aria si percepisce una leggera amarezza. In che modo si può capire il legame invisibile che stringe gli uomini alla loro terra? Quest'opera-documentario, con la presenza di un quartetto d'archi e un gruppo di corni delle Alpi, cerca di spiegarlo. Una favola ecologica e musicale, che dipinge un ritratto originale di un territorio montuoso in profondo mutamento.
LEGENDA
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