Proiezioni TrentoFilmFestival

Cinema

59° TrentoFilmFestival
Proiezioni

17.30
Dem Himmel ganz nah
Titus Faschina | 93, Germania, 2010
Uno degli ultimi pastori di montagna che per l’intero corso dell’anno si aggira per i Carpazi della Transilvania.
Dumitru Stanciu è uno degli ultimi pastori di montagna dei Carpazi. Come i suoi antenati fanno da generazioni, per l'intero corso dell'anno si aggira per la Transilvania. Il film racconta storie e miti fantastici che si susseguono per un intero anno, lontani dalla frenesia del mondo moderno. Una delle ultime testimonianze in Europa di una professione dimenticata.

19.30
Stick climbing
Daniel Zimmermann | 14, Austria, 2010
Quella che inizia come una piacevole passeggiata si trasforma in un bizzarro itinerario di arrampicata. Dalla prospettiva di uno scalatore invisibile, siamo resi partecipi di un'ascesa apparentemente impossibile, mentre ascoltiamo il suo respiro che ad ogni movimento si fa sempre più pesante. Dopo aver raggiunto la cima, lo sguardo vaga ancora una volta verso il punto di partenza, quel villaggio che adesso appare in lontananza. Sono trascorsi solo pochi minuti dall'inizio della camminata, eppure sembra che sia passata un'eternità

Into eternity
Michael Madsen | 72, Danimarca, 2009
In Finlandia è in costruzione il primo deposito permanente di rifiuti radioattivi, un sistema di gallerie scavate nella roccia.
Ogni giorno, in tutto il mondo, grandi quantità di rifiuti altamente radioattivi vengono collocati in depositi provvisori, vulnerabili alle calamità naturali o provocate dall'uomo. In Finlandia è in costruzione il primo deposito permanente: un enorme sistema di gallerie sotterranee scavate nella roccia. Fondamentale è che duri 100 mila anni, poiché tanto restano pericolosi questi residui. Una volta sigillato, l'impianto non sarà mai più riaperto. Ma possiamo esserne certi? Com'è possibile mettere in guardia i nostri discendenti da ciò che ci lasciamo alle spalle?

21.30
Lo sconosciuto
Sebastiano Luca Insinga | 20, Italia, 2010
Italcementi, una ex-fabbrica alle porte di Trento all’interno della quale vivono come fantasmi decine di persone.
L’Italcementi è una fabbrica chiusa definitivamente nella prima metà degli anni ’90. Una gigantesca struttura che si allarga per ettari ai piedi del monte di Sardagna, a Trento. Numerosi fatti di cronaca, negli ultimi anni, sono legati a questo luogo: una città sommersa sotto lo sguardo cieco della città. All’interno dell’ex fabbrica vivono come fantasmi decine di persone, perlopiù immigrati. Il film mostra la lentezza di questo luogo, la sua imponenza. Gli enormi silos, le vecchie zone di produzione, le gru cadute, piegate, i carrelli laceri, gli strumenti, le altissime ciminiere che si alzano al cielo come obelischi. Indaga la percezione che gli abitanti del quartiere hanno dell’ex fabbrica e degli uomini che vi dimorano, e la paura di questi ultimi.

In distruzione
Eugenio Maria Russo, Luigi Pepe | 40, Italia, 2010
A Trento c’è un quartiere che ha due facce e due grafie: San Bartolameo/San Bartolomeo. Se si parla di San Bartolameo si intende il nuovissimo studentato dell’Opera Universitaria di Trento. San Bartolomeo indica invece la parte più vecchia del quartiere, costituita da case popolari costruite nel secondo dopoguerra e chiamate comunemente “palafitte” per la loro struttura a piloni. Oggi le palafitte sono disabitate, perché il Comune ha deciso di abbatterle, a favore di un nuovo progetto urbanistico. L’incertezza per il futuro del quartiere nelle voci degli ex abitanti delle palafitte, l’incertezza per il proprio futuro nelle voci degli studenti, arrivati a Trento per iniziare a costruirsene uno, lontano dalla famiglia e dagli amici di sempre.

Kebab time
Simone Cargnoni | 28, Italia, 2011
La storia dei kebabbari di Trento, dai precedenti lavori svolti dagli stranieri che gestiscono negozi di kebab prima di venire in Italia ed aprire una loro propria attività, alla loro esperienza di imprenditori in Italia. Si sa quanto non sia facile per uno straniero trovare un lavoro ed integrarsi, ancor più difficoltoso è aprire una propria attività. Ma quali lavori hanno svolto queste persone prima di andarsene dal loro paese? Erano legati alla cucina del kebab? Come gestiscono la loro attività d’imprenditori qui in Italia? Si sentono integrati? Hanno lasciato affetti nei loro paesi di origine? Hanno intenzione di tornare o vogliono restare qui?

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