Proiezioni TrentoFilmFestival
TrentoFilmFestival
Proiezioni
15.00
Juku
Mauricio Quiroga Russo, 18, Argentina, 2011
All'incirca diecimila persone entrano ogni giorno nelle gallerie della miniera di stagno di Posokoni, la più grande della Bolivia. La storia della miniera è complessa ed è stata al centro di conflitti sociali ed economici. In gran parte le gallerie sono prive di qualsiasi illuminazione e di apparati di sicurezza per prevenire i crolli e per favorire il recupero di chi viene investito dai materiali strappati alle pareti. Vi sono singoli minatori che con lampade dalla luce fioca e con attrezzi artigianali recuperano piccolissime quantità di minerale. E vi sono squadre organizzate che dispongono di tecnologie arretrate. E' una vita durissima e ripetitiva, alleviata da momenti di pausa in cui si scambia qualche parola narrando di eventi spesso accaduti nel mondo di fuori, ci si passa di mano in mano una bottiglia di qualche bevanda alcolica, si fuma e si mastica coca.
Loro bianco e altri racconti
Lorenzo Apolli, 25, Italia, 2012
Le rovine di un paese sorgono sul fondale di un lago formatosi artificialmente con la costruzione di una diga: le case ormai sono muri scrostati, ruderi che ciclicamente riappaiono quando il lago viene svuotato, indizi consumati di una comunità la cui storia è stata estinta; forse servono là sotto da riparo solo alle correnti. A volte sembra che una campana dal campanile di quella che fu la chiesa, sorda, rintocchi. I due giovani guardiani dello sbarramento idroelettrico attendono alle loro mansioni quotidiane. Il cielo è un tutto, la montagna un altro tutto; entrambi si specchiano nell'acqua verde del lago. Un battaglione alpino si prepara a un pericoloso attacco a quota 3000. Ogni salto di roccia raggiunto, dal fondo della valle alle cime più alte, rappresenta un passo verso l'inizio dello scontro. A quota 3000 metri ogni giorno è identico a un altro. Nemmeno il trascorrere del tempo con i cambiamenti che porta con sé determina qualche diversità, qualche autentico mutamento.
Blanche
Jérémie Jorrand, 28, Francia, 2011
Un uomo lascia la valle e decide di intraprendere un viaggio alla ricerca dei ghiacciai e delle vette. È alla ricerca di una via di fuga dalla vita di tutti i giorni, dal mondo inquinato e rumoroso che sta sciogliendo le montagne di ghiaccio, con il riscaldamento che le frantuma fino a ridurle a niente. Arrampica sempre più in alto, si spinge sempre più lontano e ad ogni passo guarda con insistenza dentro di sé: il silenzio interrotto dalla voce del vento lo spinge a rendersi conto che il mondo che ha lasciato alle proprie spalle, e da cui cerca di fuggire, lo sta inesorabilmente inseguendo.
17.00
Siberia
Andrew Taylor, 23, Australia, 2009
La troupe di un film atterra sulla vasta pianura della tundra Siberiana e incontra un isolato gruppo di nomadi pastori di renne. Sfortunatamente queste persone non vogliono avere nulla a che fare con il regista.
"Siberia" è un diario di viaggio, una storia d'amore e uno sfortunato film girato nel nord della Russia. È l'amaro racconto di amore, perdita e speranza, descritto attraverso centinaia di fotografie dei primi anni 90, poco prima delle riforme della trasparenza e della perestroica.
Lumière du nord
Sergej Loznitsa, 52, Francia 2008
Prima che l'inverno copra ogni cosa con il freddo Artico, alcune ore di luce diurna si soffermano nel tardo autunno sul villaggio di Smoskoy Posad, a mille km a nord di San Pietroburgo, in Karelia, al largo del Mare Bianco. Collegato al resto del paese da una strada sterrata e da una sorta di ferrovia, il villaggio vive una dimensione sospesa. Questa è la Russia delle foreste senza fine e dei campi di patate. Pochi robusti e incomprensibili personaggi lavorano con calma, non sono guidati da bisogni quotidiani. Questa è la calma, fredda e felice Russia.
19.00
Encima del volcan (au-dessus du volcan)
Marc-olivier Brulle, 25, Francia, 2011
Il tre di Ottobre del 2008 tre amici - Mica, Fonz e Polo - partono per una spedizione di 2000 km attraverso le Ande, con l'intento di scalare montagne di altezza superiore ai 6000 metri. Il gruppo si scioglie circa sei mesi dopo, quando ognuno si trova a fare una scelta personale non più condivisibile: Mica decide che è giunto il momento di seguire la propria strada da solo, Polo ha dovuto ricominciare a lavorare mentre Fonz, tornato in Argentina, è catturato dall'idea di mettersi sulle tracce di Mica che sembra essere scomparso nel nulla. Tutti e tre stanno sperimentando, controvoglia e con forte inquietudine, l'esperienza del vuoto e di un malessere di cui non comprendono l'origine e le cause e l'ansia di cercare qualcosa per riempirlo.
Espui
Anna Soldevila Lafon, 70, Spagna, 2012
Il film racconta il personale viaggio di una donna, la regista, che torna ad Espui, il piccolo villaggio dei propri avi nei Pirenei catalani. Con il trascorrere degli anni l'immagine del luogo è stata profondamente alterata soprattutto a causa della costruzione di una grande stazione turistica comprendente campo da golf, piste di sci, impianti di risalita, negozi, spazi di ritrovo e una zona residenziale con una capacità di circa 5.000 ospiti.
21.00
Haraka Haraka
Elena Negriolli, 46, Italia, 2012
È la storia di Mark Bett, un campione di atletica che, alla fine della sua carriera sportiva, dà inizio ad una nuova sfida. Decide di investire il proprio tempo e tutte le proprie energie per cercare di promuovere una sorta di rivoluzione culturale: infondere lo stile di vita "haraka haraka" fra la sua gente cambiando le loro attitudini, gli atteggiamenti, le capacità e il modo di vedersi nel mondo. Mark comprende che riuscire a migliorare le condizioni di vita per le generazioni future non è tanto una questione di denaro e nemmeno di fede bensì piuttosto una questione di volontà e di azioni concrete.
E l'Italia volò
Stefano Tealdi, 54, Italia, 2012
Cento anni fa, a Cascina Malpensa, uno strano velivolo si alzò in volo. Nel decollo non ci furono problemi, ma dopo 250 metri sbandò improvvisamente e di colpo si sfasciò al suolo. Il volo fu breve ma segnò la nascita della prima fabbrica di aerei d'Italia, quella di Gianni Caproni, che in seguito progettò il primo bombardiere della storia, e, alla fine della Prima Guerra mondiale, aveva alle sue dipendenze oltre 45000 operai. Oggi Mario Marangoni e Giancarlo Zanardo rilanciano la stessa sfida.
LEGENDA
■ Alp&ism
■ Concorso
■ Destinazione
Russia
■ Eventi
■ Eurorama
■ Natura Doc
■ Orizzonti vicini
■ Proiezioni speciali
■ Terre Alte