Proiezioni TrentoFilmFestival
59° TrentoFilmFestival
Proiezioni
15.30
Non si può nulla contro il vento
Flatform | 7, Italia, 2010
Sequenze di paesaggi ripresi in uno spazio di sessanta chilometri compongono mosaici di luoghi e assi di riferimento in continua trasformazione, che non esistono nella realtà. Gli orizzonti cambiano e nessuno spazio è indipendente da chi lo guarda. Incorporando solo memoria, il paesaggio è visto in una varietà di velocità e movimenti che applicano una logica corporale alla visione.
Il capo
Yuri Ancarani | 15, Italia, 2010
Monte Bettogli, Carrara: nelle cave di marmo uomini e macchine scavano la montagna. Il Capo controlla, coordina e conduce cavatori e mezzi pesanti utilizzando un linguaggio fatto solo di gesti e di segni. Nel bianco accecante del marmo sospeso su di un orizzonte senza fine, la sua pelle bruciata dal sole materializza una presenza terribile e primordiale. Dirigendo la sua orchestra pericolosa e sublime, affacciata sugli strapiombi e i picchi delle Apuane, il Capo agisce in un rumore assoluto, che si fa paradossale silenzio.
Alpi
Armin Linke | 60, Germania, 2011
Le Alpi sono un vasto ecosistema naturale, ma anche la più antropizzata tra le grandi regioni montuose del mondo e una delle sue principali aree ricreative e turistiche. Per queste ragioni, l'importanza delle Alpi si estende ben al di là dei suoi limiti geografici e dei confini degli otto stati "alpini". Sono un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un luogo privilegiato dove osservare le dinamiche in atto tra tradizione e modernità. Il film mostra il loro ruolo fondamentale nello studio della complessità delle relazioni sociali, economiche e politiche che, a vari livelli, contribuiscono alla trasformazione di un territorio.
18.00
Muy caliente!
Dave Brown | 14, Regno Unito, 2010
Tim Emmett, uno dei più talentuosi climber della Gran Bretagna, apre una nuova via sulla falesia costiera di Pembroke nel sud del Galles. "Muy Caliente!" si presenta come una lavagna verticale di difficile interpretazione che richiede una scalata delicata e di grande decisione, valutata di grado 8b.
Dire fare arrampicare
Davide Torri | 20, Italia, 2011
Almo Giambisi è guida alpina, eccellente alpinista, da vent'anni gestore del Rifugio Antermoja sul Catinaccio ma, soprattutto, è una persona che ha avuto e continua ad avere profonde amicizie con numerosi alpinisti, di ieri e di oggi, che hanno trovato in lui una figura su cui contare anche e soprattutto nei momenti difficili. Questo documentario racconta di Almo e delle tante avventure che ne fanno un montanaro di grande valore. Ci porta dietro le quinte del Rifugio Antermoja e ci fa scoprire come, anche nella gestione di un rifugio di grande valore storico, ci voglia sempre saggezza e simpatia.
Piedra de luz
Sebastián Álvaro Lomba | 48, Spagna, 2010
Il Gasherbrum IV con i suoi 7925 metri è probabilmente la vetta più bella del Karakorum, l'unica in grado di oscurare l'imponente massa rocciosa del K2. Fu conquistata il 6 agosto 1958 dagli alpinisti italiani Walter Bonatti e Carlo Mauri. Cinquant'anni dopo quella grande impresa, un gruppo di cinque amici, Alberto Iñurrategui, José Carlos Tamayo, Mikel Zabala, Juan Vallejo e Ferran Latorre, decide di affrontare questo colosso, simbolo di inaccessibilità. E' la fine di un lungo cammino e l'inizio di una grande storia di amicizia tra le montagne.
20.00
Guañape sur
Janos Richter | 28, Italia, 2010
Un'inospitale isola rocciosa vicino alle coste del Perù. Nessun terreno fertile, niente acqua, ma centinaia di migliaia di uccelli. Per un periodo di dieci anni, soltanto due sorveglianti possono vivere a Guañape Sur. L'undicesimo anno però, centinaia di lavoratori arrivano per raccogliere gli escrementi degli uccelli, il guano, che può essere utilizzato come fertilizzante o per la produzione di dinamite. In suo nome è stata combattuta persino una guerra. E anche in tempo di pace, raccoglierlo dalla roccia tagliente diventa un'impresa difficile, perché tutto sull'isola viene fatto a mano.
Salla - Selling the silence
Markku Tuurna | 70, Finlandia, 2010
Documentario creativo che testimonia l'ascesa e la caduta di una famiglia di imprenditori, la famiglia Kuukkanen di Salla, in Lapponia, avvenuta contemporaneamente ai cambiamenti dei valori della società moderna. Combinando i ricordi familiari e personali dei protagonisti con i mutamenti subiti dal paesaggio, il documentario si interroga su come sia possibile evitare drastici cambiamenti ambientali, anche quando le trasformazioni siano necessarie all'economia e alla sussistenza della popolazione.
22.00
Stick climbing
Daniel Zimmermann | 14, Austria, 2010
Quella che inizia come una piacevole passeggiata si trasforma in un bizzarro itinerario di arrampicata. Dalla prospettiva di uno scalatore invisibile, siamo resi partecipi di un'ascesa apparentemente impossibile, mentre ascoltiamo il suo respiro che ad ogni movimento si fa sempre più pesante. Dopo aver raggiunto la cima, lo sguardo vaga ancora una volta verso il punto di partenza, quel villaggio che adesso appare in lontananza. Sono trascorsi solo pochi minuti dall'inizio della camminata, eppure sembra che sia passata un'eternità.
Into eternity
Michael Madsen | 72, Danimarca, 2009
Ogni giorno, in tutto il mondo, grandi quantità di rifiuti altamente radioattivi vengono collocati in depositi provvisori, vulnerabili alle calamità naturali o provocate dall'uomo. In Finlandia è in costruzione il primo deposito permanente: un enorme sistema di gallerie sotterranee scavate nella roccia. Fondamentale è che duri 100 mila anni, poiché tanto restano pericolosi questi residui. Una volta sigillato, l'impianto non sarà mai più riaperto. Ma possiamo esserne certi? Com'è possibile mettere in guardia i nostri discendenti da ciò che ci lasciamo alle spalle?
LEGENDA
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