Proiezioni TrentoFilmFestival
TrentoFilmFestival
Proiezioni
17.00
Nashi
Daya Cahen, 26, Olanda, 2008
Nel 2007 Daya Cahen è stata la prima straniera ad ottenere il permesso di installare la sua tenda nel campo estivo dei Nashi, un movimento giovanile russo filogovernativo fondato da Vasily Yakemenko che ufficialmente ha la finalità di favorire la democrazia e di opporsi al fascismo e allo strapotere degli oligarchi, ma anche alle politiche dei paesi dell'ex URSS divenuti indipendenti che hanno scelto politiche di de russificazione e che cercano di stringere stretti rapporti con i paesi e le organizzazioni occidentali. La sua creazione è stata incoraggiata da figure di alto livello dell'amministrazione presidenziale russa. I soci hanno un'età compresa tra i 17 e 25 anni. I critici lo hanno paragonato a organizzazioni come la sovietica Komsomol e la Gioventù hitleriana. L'autrice ha potuto dall'interno cogliere e testimoniare le peculiarità e le attività quotidiane del movimento giovanile sostenuto esplicitamente da Vladimir Putin e ampiamente finanziato dal governo. Ha ripreso le impressioni della gente con due telecamere e le ha poi presentate con una doppia proiezione. Diecimila ragazzi e ragazze provenienti da tutta la Russia scelti e formati per entrare a fare parte della futura classe dirigente (imprenditori, politici, dirigenti) di un paese che cerca di essere fra i leader del XXI secolo.
Into Oblivion
Simon Spidla, 52, Repubblica Ceca, 2010
Stalin afferra una matita con la sua mano come se si preparasse a tracciare una linea su una carta geografica dell'Unione Sovietica. Dove la grafite tocca la carta quasi 80.000 persone, quasi tutte imprigionate nei gulag, dovranno partecipare ai lavori di costruzione di una ferrovia nelle dure condizioni imposte dalla taiga polare. Si tratta di una linea ferroviaria di nessuna reale importanza strategica, costruita sul permafrost, il terreno perennemente ghiacciato e sulle paludi, disponendo di equipaggiamenti inadeguati e di scarse tecnologie. Per quattro anni lavoreranno come schiavi, spesso soccombendo esausti alla fatica, alla malattia, a infinite crudeltà, all'isolamento e alla solitudine prima che finalmente Stalin muoia. Nel giro di poche settimane non resterà nulla del loro intenso lavoro con l'eccezione delle baracche del campo rimaste vuote, delle vecchie locomotive, pezzi di binario, terrapieni e linee telegrafiche. Tutto viene lasciato al lento ritorno del dominio della taiga.
19.00
Bachelor Mountain
Yu Guangyi, 95, Cina, 2011
Nella foresta di Heilongjiang, provincia della Repubblica Popolare Cinese a nord est del paese al confine con la Russia e la Mongolia Interna, le forniture di legname sono diminuite dopo un secolo di intenso sfruttamento dei boschi. A causa di questo processo la maggior parte degli uomini del luogo ha perso la sua principale fonte di reddito. Nel frattempo l'aspirazione di ottenere un lavoro migliore ha portato le donne locali alla fuga verso le città vicine, creando una "montagna di scapoli" popolata da legioni di uomini impoveriti e solitari. Vivendo in un mondo fatto di estrema solitudine, il quarantaseienne San Liangzi, boscaiolo disoccupato che ha perso il lavoro e la moglie dodici anni prima, ha preso l'abitudine di parlare da solo con se stesso. È stato segretamente innamorato per più di dieci anni di Meizi, l'unica donna sola e non sposata del villaggio. E ha trovato la maggiore soddisfazione della propria esistenza nello sbrigare spesso molte faccende per lei. L'uomo coltiva l'illusione dell'amore, che gli dà il calore necessario per sopravvivere in un ambiente difficile permettendo alla sua anima di volare al di sopra di una realtà aspra e sgradevole. Ma la sua ragazza non accetterà mai il suo amore perché a lei non piacciono gli uomini.
21.00
Kyrko Gårdsö
Joakim Chardonnens, 23, Svizzera, 2011
Kyrkogardso è un isola nel mezzo del Mar Baltico nell'arcipelago delle isole Aland. Gli abitanti dell'isola sono otto e fanno parte della famiglia Nordberg che da sedici generazioni possiede quelle terre. Durante l'inverno il freddo trasforma la natura e congela il mare. Protagonista principale della narrazione (fatta di immagini, rumori e voci) è Ida Nordberg, una bambina di cinque anni che si prepara come ogni giorno ad andare a scuola nell'isola vicina con il rompighiaccio. Il viaggio di ogni giorno, il viaggio della vita, una linea che attraversa un paesaggio difficile e inquietante ma dal grande fascino. Un film che si pone delle domande sulla relatività del tempo, sulla relazione tra un bambino e il suo territorio, sull'immensità e sul potere della natura che ci circonda.
Cahiers
Alessandro Stevanon, 52, Italia, 2011
Due villaggi di montagna, incastonati fra le cime della Valle d'Aosta, hanno ognuno una lingua e un proprio dialetto ma sono uniti da tradizioni comuni. Una giornata di scuola qualunque, raccontata attraverso la spontaneità e la gioia degli alunni di due piccole scuole elementari che la mattina vengono raggiunte con qualche difficoltà a causa della neve. Una realtà culturale, fatta di particolarismi e di forte radicamento sul territorio, vissuta tra i banchi di scuola in uno scenario da fiaba per mantenere viva la propria identità.
LEGENDA
■ Alp&ism
■ Concorso
■ Destinazione
Russia
■ Eventi
■ Eurorama
■ Natura Doc
■ Orizzonti vicini
■ Proiezioni speciali
■ Terre Alte