Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico | Venerdi 6 ottobre sera

Cinema
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Himera, il Tempio della Vittoria
Nazione: Italia
Regia: Davide Borra
Durata: 11’
Anno di produzione: 2016
Produzione: Polo Regionale di Palermo per i Parchi e i Musei Archeologici - Parco Archeologico di Himera
Consulenza scientifica: Agata Villa, Nunzio Allegro, Dieter Mertens, Stefano Vassallo

Il video racconta le vicende accadute nell’attuale area archeologica di Himera (Termini Imerese, PA). Partendo dalla famosa e documentata Battaglia di Himera, vinta contro i Cartaginesi nel 480 a.C., si giunge alle recenti campagne
di scavo del 2008-2011, in cui sono state portate alla luce le tombe dei “diecimila cavalieri” che combatterono in quella battaglia, seppelliti insieme ai loro cavalli: un fatto rarissimo nella storia dell’archeologia greca di Sicilia

Facce di Etrusco
Nazione: Italia
Regia: Alessandro Barelli
Durata: 32’
Anno di produzione: 2017
Produzione: Historia Ass.Culturale
Consulenza scientifica: Giulio Paolucci

Dalle immagini di repertorio degli scavi nella Necropoli di Tolle, nel territorio toscano di Chianciano e Chiusi, i vasi canopi
etruschi raccontano uno spaccato della società del VII secolo a.C. Immagini e storie straordinarie di reperti unici che
riproducono nei minimi dettagli volti e fisionomia di personaggi senza nome: le facce di antichi Etruschi. Un viaggio nel
tempo narrato da Giulio Paolucci e dagli antichi Etruschi in persona

La tombe de Gengis Khan, le secret dévoilé
La tomba di Gengis Khan, il segreto
rivelato
Nazione: Francia
Regia: Cédric Robion
Durata: 90’
Anno di produzione: 2016
Produzione: Blanche Guichou / AGAT Films & Cie
Consulenza scientifica: Pierre-Henri Giscard

Sin dal XIII secolo generazioni di esploratori, scienziati e storici sono affascinati dal mistero della tomba di Genghis Khan, il più grande conquistatore della storia, nascosta da qualche parte in Mongolia. Otto secoli dopo la sua morte, un
team francese ha studiato antichi testi segreti e riti funebri per scoprirlo. Gli indizi conducono a una zona sacra, “il selvaggio Nord”. Le nuove  tecnologie hanno consentito la localizzazione della tomba senza toccare la terra con una pala.