Ritratti di Santi: Giovanni Maria Vianney

Manifestazioni ed eventi

Ritratti di Santi

L’appuntamento è al Santuario della Madonna delle Laste, retto dai Padri Carmelitani Scalzi, per una S. Messa nel corso della quale si contemplerà di volta in volta la figura di un santo, attraverso la lettura del profilo redatto da p. Antonio M. Sicari ocd.
I canti del Coro Madonna delle Laste, diretto dal maestro Cecilia Vettorazzi aggiungeranno bellezza e profondità a queste soste di meditazione e preghiera.

A conclusione dell’itinerario di preghiera Ritratti di santi e perfettamente in sintonia con le celebrazioni per l’anno sacerdotale indetto da papa Benedetto XVI in occasione del 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars, viene presentata proprio questa figura di sacerdote tanto cara alla devozione popolare. Vissuto nel XIX secolo e destinato ad un piccolo villaggio francese a causa della sua scarsa attitudine per lo studio, vi trascorse l’intera esistenza dedicandosi quasi esclusivamente a distribuire il perdono di Dio nel sacramento della Confessione. Fu talmente forte il suo desiderio di veder rivolte a Dio le anime che gli erano state affidate, da trarre a sé uomini e donne, di ogni ceto e condizione, che da tutta la Francia arrivavano ad ogni ora del giorno e della notte ad Ars, per bussare alla porta del suo cuore. Per tutti aveva una parola buona e, non di rado, compiva egli stesso le penitenze che riteneva di dover assegnare ai fedeli, purché essi potessero ritornare pacificati e toccati dalla dolcezza dell’amore misericordioso di Dio.

SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY
“Il Santo Curato d’Ars” (1786 - 1859)

Col passare degli anni, la sua azione educativa fu costretta a concentrarsi tutta in confessionale.
Verso il 1827 comincia a diffondersi la sua fama di santità. All’inizio sono quindici o venti pellegrini al giorno. Nell’anno 1834 se ne contano trentamila all’anno che diventeranno, negli ultimi anni della sua vita, da ottantamila a centomila. Fu necessario stabilire un servizio regolare giornaliero di trasporti da Lione ad Ars. Anzi, si dovette aprire alla stazione di Lione uno sportello speciale che vendeva biglietti di andata e ritorno per Ars, della durata di otto giorni (biglietti che allora erano un’eccezione), dato che ci voleva in media una settimana per riuscire a confessarsi. E cominciò così la vera missione del Curato d’Ars: il suo “martirio del confessionale”. Negli ultimi vent’anni vi restò in media 17 ore al giorno, cominciando verso l’una o le due di notte nella bella stagione, o verso le quattro nella stagione cattiva, finendo a tarda sera. Le uniche interruzioni erano per la celebrazione della Messa, la recita del breviario, il catechismo e qualche minuto per un po’ di cibo.


organizzazione: Movimento Ecclesiale Carmelitano