Se questi sono uomini

La storia di Gino che ha combattuto nella Grande Guerra e si rifiuta di far parte del partito fascista. Viene mandato a Treblinka dove complotta per distruggere il campo di sterminio

Teatro
[ www.teatroportland.it]

La Bella Stagione al Portland

Giorno della Memoria

Teatro delle Quisquilie
Se questi sono uomini
con brani, canzoni e video originali ispirati agli scritti di Primo Levi, Vasilij Grossmann, Etty Hillesum, Elsa Springer e altri
di e con Massimo Lazzeri
scene di Andrea Coppi
luci di Stefano Mazzanti 

Luigino, detto Gino, fa parte di una famiglia qualunque di un paese poco importante.
Ha combattuto nella Grande Guerra e, quando ritorna a casa, riesce a realizzare il suo sogno: diventare un panettiere.
I fascisti vanno al potere, ma Gino ritiene di essersi già speso abbastanza per la Patria e non ha nessuna intenzione di combattere di nuovo; si rifiuta di far parte del partito fascista e di iscrivere i suoi figli all'’Opera nazionale Balilla. Viene minacciato e picchiato, ma non cede. Preferisce opporsi e per questo viene trasportato in un campo di concentramento, poi trasferito in un altro: Treblinka. Viene risparmiato dai nazisti perché è panettiere e quindi utile.
Gino vede arrivare e morire ogni giorno centinaia di persone, ma decide che non farà la stessa fine. Assieme ad altri prigionieri inizia a sottrarre armi, benzina, soldi, e a tramare per radere al suolo Treblinka. Il 2 agosto 1943, anche grazie a lui, questo campo smette di esistere.
Lo spettacolo alterna recitazione, canzoni e video. Il ritmo è incalzante, la narrazione è lineare e schietta, la storia del protagonista corre insieme alle vicende storiche dei primi decenni del secolo scorso.
Uno spettacolo nuovo per la Giornata della memoria, per ricordare, per imparare, nella speranza che -davvero- conoscere la Storia che ci siamo lasciati alle spalle ci aiuti a essere migliori nel futuro.


organizzazione: Portland nuovi orizzonti teatrali