Sognando Beckham

Cinema

UK, 2002
Titolo originale: Bend It Like Beckham
Durata: 112'
Genere: Commedia
Regia: Gurinder Chada
Cast: Parminder K. Nagra, Keira Knightley, Juliet Stevenson

I genitori della diciottenne Jess vorrebbero che la figlia fosse una dolce ragazza indiana dai costumi tradizionali, ma l'unico interesse della ragazza è quello di giocare a calcio come il suo eroe, David Beckham. Un giorno Jess viene scoperta da Jules la quale le propone di entrare a far parte della squadra femminile locale di calcio. Le ragazze hanno la stessa età e condividono gli stessi sogni. Tra loro nasce un'amicizia, ed il fortificarsi di questa fa decollare la squadra. Ma i genitori di Jess non riescono a comprendere perché non si sistemi, inizi a studiare legge e impari a cucinare un ottimo Chapatti. Si domandano perché non possa essere come sua sorella, Pinky, che è fidanzata con un giovanotto molto per bene. Se solo sapessero cosa sta combinando Pinky...

di Paolo Boschi

Con puntualità allarmante ogni anno il cinema britannico sforna un piccolo film destinato ad un sorprendente successo di pubblico, spesso e volentieri basato su una sola idea, ma originale ed efficace. E’ successo con pellicole semplici ma intriganti come Full Monty, L'erba di Grace o Billy Elliot, prive di grandi nomi, giocate su un sogno impossibile, sulle difficoltà della crescita, su problemi sociali: nel 2002 il colpo fortunato è riuscito alla regista Gurinder Chadha con il suo Sognando Beckham, che mal traduce il senso del titolo originale, che equivale più o meno a “tirala come Beckham”, alludendo all’incomparabile stile ad effetto col quale il biondo capitano della nazionale inglese – coniugato Posh Spice – usa calciare il pallone. In questa piacevole commedia sulla passione calcistica David Beckham appare però solo fugacemente: la storia è invece incentrata sulla diciottenne Jess, che vive in Inghilterra ed ha tappezzato la sua camera di posters che ritraggono appunto Beckham, il suo campione del cuore, il suo mito di riferimento. Ovviamente Jess sogna di giocare a pallone e, appena espletati gli studi, corre nel parco a tirare due calci con i ragazzi del suo quartiere. Le cose cambiano quando Jess incontra Jules, una bionda coetanea che le propone di entrare in una squadra locale di calcio femminile: la giovane anglo-indiana accetta con entusiasmo ed in breve diventa un’amica inseparabile di Jules, che spera di diventare una vera professionista e trasferirsi in America a giocare nella lega femminile. Nel frattempo, tra un dribbling ed una punizione alla Beckham, Jess diventa una stella della sua squadra e comincia ad essere attratta dal suo giovane allenatore irlandese, Joe. Sognando Beckham però, più che un film sul calcio in senso lato, è una storia d’integrazione razziale e contrasto generazionale: la passione di Jess è destinata ben presto a scontrarsi con le tradizioni indiane di famiglia, in ossequio alle quali la ragazza dovrebbe studiare legge, imparare a cucinare un buon chapatti, trovarsi un buon partito, sistemarsi e sfornare bambini. Le cose saranno complicate non poco dal concomitante matrimonio che la sorella di Jess va organizzando col fidanzato di una vita. Una commedia sicuramente simpatica, fresca e ricca di ritmo, che offre una prospettiva finora inedita sul mondo del calcio, allude briosamente al lesbismo ed all'omosessualità, tocca (in modalità fin troppo semplicistiche) il problema del razzismo, strizzando l’occhio al contrasto tra Oriente ed Occidente già affrontato da Damien O’Donnell in East is east. Da provare, con l'unica avvertenza di proteggersi le orecchie nei momenti più rutilanti della chiassosa colonna sonora.

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