Tosca e altre due

Cinema

Lunedìcinema a Povo

Italia, 2003
Titolo originale: Tosca e altre due
Genere: Drammatico
Durata: 82'
Regia: Giorgio Ferrara
Cast: Franca Valeri, Adriana Asti, Maria Pia Ionata, Aldo Puglisi, Armando Ariostini

La Tosca vista con gli occhi di Franca Valeri, che firma soggetto e sceneggiatura. Giorgio Ferrara porta sullo schermo il dialogo tra la portinaia di palazzo Farnese, moglie di un secondino a castel Sant’Angelo dov’è imprigionato il pittore Cavaradossi, e la moglie milanese di uno sbirro del barone Scarpia, dialogo che ha tenuto con successo le scene teatrali per quattro stagioni. Contaminazione insolita e pungente tra musica, teatro e cinema affidata a due interpreti straordinarie: la Valeri e Adriana Asti.

Non è la prima volta che il personaggio della Tosca viene portato sullo schermo. Dalle origini del cinema italiano ad oggi se ne contano almeno sette versioni, più o meno fedeli all'opera lirica scritta da Giacomo Puccini nel 1900 e tratta dal dramma di Sardou del 1887. Per la prima volta però tutta la vicenda viene vista sotto un'altra luce.
La storia celeberrima è quella di Floria Tosca che ama contraccambiata il pittore Mario Cavaradossi ma è a sua volta amata dal cattivissimo barone Scarpia, capo della polizia. Quest'ultimo è pronto a tutto pur di averla. La storia ovviamente finirà in maniera alquanto tragica, nella migliore tradizione del melodramma nostrano.
Tutto questo nel film di Giorgio Ferrara è però "raccontato" da occhi in un certo senso estranei alla vicenda: la portiera di Castel Sant'Angelo e un ex attricetta, moglie di un questurino agli ordini di Scarpia. I due personaggi sono interpretati dalle straordinarie Franca Valeri e Adriana Asti (che tra l'altro hanno già portato "Tosca e altre due" sul palcoscenico).
Tutto il film è ambientato in una Roma completamente ricostruita in un teatro di posa. E questa si può già dire una dichiarazione di intenti. Questa Roma è una copia della città eterna così come la storia ascoltata dalle due donne è una copia della vicenda che sta accadendo ai piani di sopra. Ed il bello sta proprio qui: Emila ed Iride (i due personaggi) reinventano tutto secondo il loro punto di vista, cinico per il personaggio della Valeri e più sensibile per quello della Asti. In una sorta di metateatro sui generis, si riscrive la vita dei personaggi del melodramma, che comunque continueranno "per sempre" a vivere e a morire a loro modo, facendo sì che il film sia strutturato su due livelli, uno "alto" (per sempre lo stesso) e uno "basso" (per sempre diverso).
Se il film tiene bene sull'impianto scenico e narrativo, c'è da dire che comunque il pregio più grande del film è sicuramente nell'interpretazione delle due attrici, che dopo tanti anni (quanti non si dice essendo loro delle signore) riescono ancora ad essere assolutamente strabilianti. Nella carriera di queste due attrici non solo passa la storia del cinema ma anche la storia del teatro (e nel caso di Franca Valeri, anche la storia della televisione e di quella più bella).
E anche se nessuna delle due attrici succitate interpreta il ruolo della Tosca (interpretata dalla brava Maria Pia Ionata, una cantante vera, come gli interpreti di Scarpia e Cavaradossi), forse qualcosa c'è che hanno in comune: tutte e tre potrebbero tranquillamente cantare "vissi d'arte vissi d'amore" proprio come se fosse stata scritta per ognuna di loro.
Renato Massaccesi da www.filmup.com