Una tazza di mare in tempesta

 "La Bella Stagione" al Teatro Portland chiude i battenti con un fine settimana con Roberto Abbiati

Teatro - adatto a bambini
[ foto Lucia Baldini - Portland nuovi orizzonti teatrali ]

La Bella Stagione al Portland

Roberto Abbiati
Una tazza di mare in tempesta
Tratto dal Moby Dick di Herman Melville
con Roberto Abbiati e Luca Salata
scenografie di Roberto Abbiati
Per un numero massimo di 20 spettatori dai 7 anni in su - Prenotazione consigliata!

Venerdì 27 Marzo si chiude La Bella Stagione del Teatro Portland con una chicca esclusiva, uno spettacolo “cult” di Roberto Abbiati: “Una tazza di mare in tempesta”, tratto dal Moby Dick di Melville.

Lo spettacolo dura 20 minuti ed è pensato per 20 spettatori alla volta e verrà ripetuto ben cinque volte nell'ambito della serata, con i seguenti orari: 18.45, 19.30, 20.15, 21.00, 21.45.

Gli spettatori entreranno fisicamente nella pancia della balena, nella piccola stanzetta che Abbiati stesso costruisce di volta in volta in occasione dello spettacolo che ormai ha superato le mille repliche!!! “Una tazza di mare in tempesta” è una piccola installazione, una piccola performance, per poco pubblico che assista a piccoli oggetti che evochino grandi cose. Tutto rubato da Melville, per pochi minuti. Come se si fosse nella stiva di una baleniera. In scena oltre ad Abbiati anche il suo tecnico Luca Salata. Questo piccolo grande gioiello in una ventina di densissimi minuti racconta l’intera vicenda di Moby Dick a un pubblico di massimo venti persone, grazie a un misto di parole, suoni, istallazioni, visioni, e soprattutto grazie alla suggestione che la sua scatola magica sa innescare. Il pubblico è infatti invitato a sedere su panche e sgabelli dentro una piccola stanza di legno, che ricorda l’interno di una nave. Alle pareti quadri, credenze, fori nel muro si animano, si aprono e lasciano intravedere profili di navi realizzati con le pipe, panni appesi a stampelle che diventano le vele spiegate di un trialbero, e il profilo di Ismaele, la voce narrante, che ha le sembianze e i folti baffi di Roberto Abbiati.

Lo spettacolo è per bambini e per grandi, è un concentrato di incanto, un raro esempio di vero teatro, quello in grado di iniettare emozioni improvvise e scuotere sottopelle come se si fosse di fronte alla più sofisticata delle visioni – e di fatti è questo che avviene, anche se la visione non è esattamente davanti agli occhi, ma si trova in quell’intersezione che scaturisce dall’incontro tra l’immaginazione del pubblico e la fantasticazione dell’artista, dove luci, voci, spruzzi d’acqua e pipe marine non sono che la detonazione di questa deflagrante esplosione immaginativa. È nel mondo magico di Moby Dick che, con grazia e maestria, è in gradi di trascinarci Abbiati con la sua «Tazza di mare in tempesta», pur lasciandoci chiusi in una scatola di oggetti magici, animati, quasi che non fossimo altro anche noi.

Ogni volta che nell'anima scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me… allora dico che è tempo di mettermi in mare al più presto, questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola.

Il mare. Che mare?
Il rumore del mare. Cosa ti fa venire in mente il rumore del mare?
Il Moby Dick di Melville. Un libro. Tutto il mare in un libro.
S’'accende qualcosa ogni volta che lo si prende in mano, il libro, e allora poi si comincia a immaginare in grande, balene, velieri, oceani, via, le cose più esagerate.

“Una tazza di mare in tempesta”, una piccola installazione, una piccola performance, per poco pubblico che assista a piccoli oggetti che evochino grandi cose. Tutto rubato da Melville, per pochi minuti.
Come se si fosse nella stiva di una baleniera. Tutto qui.

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Le recensioni

Alessandra Iadicicco su Il Giornale
Si annuncia timidamente come «Un tentativo», ma è un trucco riuscito, uno strano prodigio, un piccolo miracolo. Il suo artefice, o prestigiatore, Matteo Codignola, estrae una balena da una scatola. Guardatela bene: è inconfondibile, è proprio Moby Dick. Stava chiusa in una gabbiotto, uno scatolotto di legno, lungo quattro metri, alto e largo due, in cui il genio teatrale di Roberto Abbiati l'’ha ridotta a uno spettacolo di 15 minuti per 15 spettatori offerto come Una tazza di mare in tempesta.

Ruggero Bianchi su La Stampa
Non ho visto il Moby Dick di Roberto Abbiati, la performance/istallazione alla quale Matteo Codignola dedica Un tentativo di balena; ma la cosa non è grave, dato che l’'autore stesso confida di essersene innamorato grazie a Carlo Mazzacurati, che gliel'’ha raccontato senza averlo veduto, inducendolo così a «immaginarselo» prima e poi a «inventarsi un altro modo di restituirlo». Un procedimento sostanzialmente corretto, trattandosi di uno spettacolo concettual/minimalista condotto all'’interno di una stanza/scatolone che coincide con il cranio/cervello/mente del suo indefinito creatore, sia esso Abbiati o Melville, Ishmael o Ahab, l’'autore o il lettore, il performer o ciascuno dei quindici spettatori ammessi a ogni replica.

Cristina Taglietti da Il Corriere della Sera
Si può mettere Moby Dick anche in una scatola. La gigantesca balena, con tutto il peso dell'immaginario che si porta dietro non ne soffrirà, abituata com'è alle riduzioni che editoria, cinema, teatro ne hanno fatto nel corso degli anni. Al Festivaletteratura, che si è aperto ieri a Mantova, Moby Dick ci sarà, protagonista di uno spettacolo che, in quindici minuti e per quindici spettatori alla volta, ne racconta la storia per intero. Si intitola Una tazza di mare in tempesta ed è una performance ideata e messa in scena dall'attore e autore brianzolo Roberto Abbiati. In una scatola di quattro metri per tre, Abbiati racconta il classico di Melville servendosi di pochi oggetti: disegni, sculture, lampadine. Lo spettacolo ha ispirato a Matteo Codignola un bizzarro racconto che Adelphi manda in libreria in occasione di questo appuntamento con il Festival e che, almeno in parte, si presenta come un singolare programma di sala, illustrato con i disegni di Abbiati.

Costi

Per un numero massimo di 20 spettatori dai 7 anni in su - Prenotazione consigliata!

Intero € 12€ - Ridotto Newsletter e Carta in Cooperazione € 10€ - Ridotto Studenti € 8 - €Ridotto soci Portland € 6€


organizzazione: Portland nuovi orizzonti teatrali