Verrà nello splendore della gloria

Mostra

sculture di LINO SANZENI

intervengono

Mons. Lodovico Maule, Decano del Capitolo della Cattedrale
Marco Arman, Presidente UCAI Trento
Fausto Moreschi, Presidente UCAI Brescia
Carmela Perucchetti, Presidente Associazione per l’arte LE Stelle

PAROLA E ARTE

Ogni domenica di Avvento e l’8 dicembre alle ore 17.15 in Cattedrale
Mons. Lodovico Maule commenta la liturgia del giorno.
Il Capitolo in collaborazione con l’Associazione Renato Lunelli propone un concerto d’organo.

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LINO SANZENI nasce nel 1946 a Bargnano, piccolo paese della bassa bresciana, in una numerosa famiglia contadina. Apprende giovanissimo il lavoro del fabbro, e negli anni Settanta inizia a produrre le prime opere, in lamiera di ferro abilmente tagliata e saldata, fortemente legate al ricordo del mondo rurale delle sue origini. Autodidatta, continua la propria ricerca stilistica inserendosi gradatamente nel mondo dell’arte bresciana. Dal 1984 inizia una ricca attività espositiva con personali e partecipazioni a numerose mostre e nel 1987 vince il suo primo premio ad un concorso. Realizza monumenti civili e religiosi, mentre sue opere a tema sacro entrano nella Collezione Paolo VI di Concesio e in numerose chiese lombarde.  
Dai primi anni Novanta, ormai affermato scultore nel panorama locale, sceglie il binomio pietra-ferro per dare forma alla propria ricerca plastica e poetica. In uno stile inconfondibile, che abbina la sapienza artigiana della lavorazione della lamiera di ferro a pietre di scarto delle cave di Botticino, luogo dove sceglie di portare la propria attività, si compie l’alchimia segreta di forme scultoree di mirabile equilibrio plastico e dalla immediata riconoscibilità figurativa. 
Forme trovate e cercate al tempo stesso, seguendo il filo sottile di immagini legate a memoria e tradizioni contadine, saldamente guidate dalla mano dell’artista a raccontare un messaggio di condivisione con l’umanità nei suoi valori più riposti e più veri, nella forza fisica della pietra che appare di volta in volta nuvola, impalpabile volo angelico, accogliente grembo femminile, vigoroso sostegno di corpi pieni di vita.
Alla lamiera il compito di dare finitezza al messaggio rendendo visibile la forma liberamente offerta dalla natura in quel frammento di pietra che si trasforma in corpo animale o figura, nel dettaglio di elementi delicati ed espressivi, talvolta teneramente arguti, sempre capaci di conferire all’insieme un tocco di sincera bontà.    
Alle libere forme della pietra Lino Sanzeni alterna l’asciutta fisicità dei pali di sostegno scartati dalle vigne, altra realtà ben presente come coltura caratteristica sulle colline di Botticino: nel coinvolgente procedere creativo dell’artista questi legni scavati dal tempo vengono sapientemente assemblati, dando vita a gruppi di figure seriali come cori, monaci, personaggi diversi di sorprendente impatto visivo.
Utilizzando frammenti e scarti naturali  Sanzeni poeticamente dà vita all’umanità semplice, cui dà voce come parte armoniosa del creato, aderendo a sentimenti e valori di spiritualità in una rappresentazione ricca di finezze. In tale prospettiva si pone la rappresentazione del sacro, come il Bambino, deposto su un frammento di vecchia porta seicentesca, ancora una volta scarto abbandonato e recuperato, nella doppia valenza di culla e di passaggio verso il Cielo.      
Carmela Perucchetti

25 novembre 2017  -  2 febbraio 2018
9.00-12.00  |  14.30-20.00