(im)probabili assonanze #8

Quim i Txell e Alberto Brusa

L’(im)probabile assonanza n.8 è tutta estiva e a fumetti.

C’è chi viaggia con la macchinina in paesaggi verdeggianti come il duo Quim i Txell sulla scia dei ricordi o chi come Alberto Brusa sposta i pensieri fino ai caldi mesi delle vacanze quando tra amici, calcio, bar e forse un po’ di sana noia si trascorreva quel gioviale periodo estivo.

Gli artisti spagnoli Quim i Txell, all’anagrafe Quim Falcò e Meritxell Tembleque, chiudono i loro pensieri in una piccola valigia. La curiosità apre il contenitore e i ricordi di viaggi si muovono in una scenografia di paesaggi conosciuti o immaginati. Lo sfondo è in movimento manuale così da riportarci al senso del tempo passato, della memoria da recuperare con la calma e la maestria personale. L’automobile si contraddistingue per l’aggiunta di vetri dai quali scorgere gli attraversamenti e la lentezza dell’andare ripropone la difficoltà del riproporre un passato nel presente. È l’infanzia che si vuole recuperare per , come esprimono gli autori, “suggerirne lo sguardo immaginativo”.

Il fumetto “Vacanze in scatole” di Tuono Pettinato e Martina Sarritzu per Canicola edizioni (2020) sembra proporci una possibile sceneggiatura del viaggio pensato dagli artisti spagnoli.

Un bambino, Nuvolario, parte con la sua famiglia per le vacanze estive, in una delle tante “partenze intelligenti” di queste ultime estati italiane. Il tragitto diventa subito monotono finché un ingorgo ferma tutti i viaggiatori in un grumo di vetture strombazzanti. La parola “imbottigliamento” muove nel protagonista una serie di associazioni mentali che lo portano, grazie ai suoi superpoteri di immaginazione, in una realtà fiabesca e improbabile. Mostri marini, suore che ballano l’hip hop, scimmioni al volante e così via rallegrano così tanto il viaggio che una volta arrivato a destinazione Nuvolario non vede l’ora di ritornare in macchina.

Due teatrini, due visioni che si incrociano e si intrecciano in una stessa matrice concettuale: il potere dell’immaginazione. Un potere così forte che il mondo circostante può trasformarsi in ciò che desideriamo. Non per nulla il fumetto è dedicato al grande scrittore e giornalista Gianni Rodari che con la fantasia si è divertito per tutta la sua vita.

Il designer, grafico e artista Alberto Brusa che fa dell’ironia e del surrealismo la chiave di lettura della sua poetica, ha realizzato un quadro “in technicolor”. Il rimando immediato è alla produzione di cartoni animati da tutti conosciuto, all’allegria di quelle scene filmiche, alla loro gioiosità e spensieratezza, al puro divertimento scanzonato. E l’estate è il contesto nel quale questi sentimenti si esprimono con maggiore enfasi, tra pomeriggi in cortile, campagna lussureggiante piena di possibili avventure, scambi di figurine, visioni di Topolino e tanto altro. Il colore rosso sul quale si muove la spensierata macchinina è gioia pura, perché l’estate, per l’infanzia e l’adolescenza, è la stagione più ricca dell’anno.

Per sempre” di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, edito da Tunué (2020) ha colori meno accesi ma il clima emozionale è quello di Alberto. Le avventure, le scoperte, quelle importanti che segnano la vita dei ragazzi, le amicizie che si accendono o riaccendono solo per quei strani mesi estivi sono i temi centrali di questo fumetto. Una narrazione a balloon che scopre i lati delicati della scoperta di se stessi, delle proprie preferenze, di quelle affinità che seppur brevi rimangono un ricordo perenne nella vita delle persone. Ma anche delle perdite, improvvise, dure da accettare.

Gioia e dolore si mischiano in un’estate che rimarrà per sempre impressa nel dna dei protagonisti, così come quella di cui ci parla Alberto Brusa con la sua opera. Non si può dimenticare la gioia delle scorribande nelle stradine di campagna, le prime sere di libera uscita, i giochi senza alcun fine che il puro divertimento … non si può dimenticare la propria giovinezza!

redazione
parte di: ipensieriinviaggio

24/09/2020