I primi cinquant’anni 1968-2018

Un museo come osservatorio scientifico e promotore di cultura

Incontri e convegni , Presentazione libro

Un libro per celebrare i primi cinquant’anni del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. 

Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, fondato nel 1968, ha compiuto nel 2018 il suo primo cinquantennio di attività. Il volume illustrato «I primi cinquant’anni 1968-2018» intende celebrarne la storia e la realtà attuale come istituto di conservazione etnografica e come percorso espositivo permanente, innanzitutto, ma anche come macchina culturale articolata, dedita alla ricerca scientifica, alla didattica, al dialogo con il territorio e a una promozione consapevole e attenta della cultura tradizionale del Trentino.

Il volume racconta anche del contesto istituzionale in cui nacque il Museo e della prestigiosa struttura che lo ospita, iniziando dalla storia dell’ente stesso e dal suo fondatore, Giuseppe Šebesta, che diede vita a un Museo in cui strumenti e manufatti sono collocati nell’ordine stesso in cui compaiono in una data filiera, oggetti delle volte scomposti nei loro stessi intermedi di lavorazione, al punto da rendere superflue le didascalie.

Dall’ampia sezione dedicata all’esposizione permanente, emergono le caratteristiche del sistema agrosilvopastorale trentino, il cui ricco e complesso paesaggio rurale ha determinato lo sfruttamento del terreno a tutte le quote e anche l’ideazione delle prime forme di autogoverno, gli statuti regolieri. Dall’agricoltura alle lavorazioni di supporto al mondo contadino, passando per le grandi macchine ad acqua che trasformavano le materie prime, arrivando fino agli usi nuziali e ai riti.

Ma il Museo non si limita a raccogliere e conservare, si occupa anche della divulgazione attraverso le attività didattiche dei Servizi educativi e le mostre temporanee, svolge attività di ricerca con progetti che approfondiscono grandi temi della cultura materiale, come le scritte lasciate dai pastori in val di Fiemme, o della cultura immateriale, come i dialetti, la musica tradizionale e le mascherate tradizionali che accomunano il Trentino con molti altri paesi europei.

Funge inoltre da capofila per una rete di circa 100 siti di interesse etnografico dislocati in ogni zona del Trentino, organizza eventi per la valorizzazione della cultura tradizionale, partecipa a importanti festival e iniziative sul territorio, è casa editrice e accoglie un’ampia biblioteca specialistica dedicata allo stesso Šebesta.

Attraverso il volume dunque, grazie al supporto di un ricco apparato fotografico, non si conoscono solo il Museo e le sue attività, ma si viaggia attraverso quelli che sono gli usi e costumi del Trentino e la straordinaria capacità di adattamento che i suoi abitanti hanno avuto nei confronti di un territorio aspro come quello alpino.

Costi

Ingresso libero


organizzazione: Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto