inVENTIvi

ROSA DEI VENTI

espressione corrispondente al latino Rosa ientorum

La Rosa ientorum dal Cinquecento in poi indicò una composizione figurativa, corrispondente ad un cerchio immaginario entro il quale disegnare la disposizione regolare e geometrica dei venti. Già in uso con i Greci la volontà di ‘ingabbiare i venti’ entro una rappresentazione bidimensionale, fu con i progressi della navigazione del XIV e XV secolo che si diffuse la Rosa o Stella dei venti, che generalmente si conosce.

La divisione in otto punte con altrettanti venti e direzioni è quella che propone Anna Formilan adattandola al cerchio interno della ruota di un monociclo, da cui dipartono tanti altri raggi quanti altri possibili correnti. Non si capisce con precisione chi guidi l’instabile veicolo, di certo ama i colori sgargianti, i calzetti corti e le scarpe comode. Ma l’elemento ancora più imprevedibile della composizione di Anna è che la persona procede con il suo monociclo su una superficie composta da soffici nuvole bianche: come può muoversi su un’area cosi irregolare? Eppure sembra stabile. E come possono trovarsi, sopra le nuvole in cielo aperto libri, dischetti, tablet, plichi di riviste. Sicuramente è necessaria una buona dose di ‘inventiva’ per unire tutti questi elementi e immaginare che possa raffigurare la professione bibliotecaria. Per fortuna, è la stessa illustratrice, Anna Formilan, che ci regala la visione della sua creazione, Rosa dei venti. Bibliotecari inventivi,  in questo breve video.

redazione
parte di: inVENTIvi

17/03/2021