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PONENTE

dal latino medievale ponens -entis

Ponente è il nome del vento mite che spira da occidente. Detto anche Zèfiro o Espero è un movimento d’aria del Mar Mediterraneo che, nei mesi estivi, pare una brezza capace di mitigare la calura con un po’ di umidità. D’inverno, soffiando con maggiore forza nella direttrice ovest-est annuncia la fine del brutto tempo e l’arrivo delle schiarite. È necessario stare in guardia, perché può essere anche un vento dalle alte e turbolenti onde marini.

Anna Formilan raccoglie nella sua immagine l’idea di un vento leggero, che scompiglia i capelli ma non trascina via in un guizzo quel particolare aquilone posto nel bel mezzo di un cielo stellato. Il grande libro veleggia in alto, tranquillo, secondo un movimento armonico, perfino danzante, rivelandosi il protagonista della tavola illustrata. Ma l’aquilone ha un’antagonista visivo: la donna, vestita con un semplice tubino giallo, afferra l’occhio e lo sguardo porta con sé quella tinta per tutto il muoversi all’interno della composizione. È un giallo che cattura e permane, tingendo virtualmente l’immagine di un tocco solare. Eppure è notte: i pianeti, i corpi celesti sono tutti al loro posto, la luce della Luna, probabilmente piena, inonda la superficie terrestre e la rappresentazione acquista una luce interna in contrasto con il momento rappresentato della giornata.

Non si ha conoscenza di quale libro voli nell’aria: è il Libro; è la Letteratura che si muove liberamente grazie ad un lieve vento. Va tenuta stretta - la Letteratura - perché ci possono essere correnti improvvise o contrarie, soffi irruenti, che la allontanano. La Letteratura non è semplice, richiede forza, coraggio, insistenza, non prettamente fisica ma di pensiero, di riflessione, di cognizione. Ecco perché la donna tiene ben saldi i fili di tensione dell’aquilone e pare muoverli a suo piacimento.

Il titolo dell’illustrazione, Ponente. Libri in gioco, mette in evidenza che Anna Formilan ha voluto rappresentare una particolare tipologia di libri significativi per lo svolgersi della Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza: i cosiddetti ‘libri-gioco’, costruiti non solo per leggere ma anche per toccare, esplorare, maneggiare, smontare e reinventare. L’attività - non solo - ludica legata all’aquilone interpreta il libro in maniera inconsueta, inaspettata come spesso succede quando si ha in mano un libro di tal genere. Il sentirsi liberi di muovere l’oggetto, per lo più cartonato, come si pensa e si crede possa essere meglio per la propria soddisfazione di lettura e di visione, è quello che Anna sembra suggerire con elementi visivi discreti ma efficaci.

Anche in Ponente. Libri in gioco, Anna Formilan ha trattato i colori nel suo stile specifico: un’armonia di toni dal blu al verde chiaro con uno stacco visivo offerto dal giallo. Tutte le tavole realizzate per il progetto “inVENTIvi 2020” sono elaborate secondo questo approccio regalando un insieme organico di illustrazioni capaci di muoversi nel mondo dell’immaginario sia singolarmente sia come gruppo.

Un altro elemento figurativo particolarmente evidente nella poetica di Anna Formilan è l’attenzione per la parità di genere: in Ponente è presente una donna, ma in Scirocco è l’uomo il protagonista così come in Maestrale mentre in Libeccio è nuovamente la presenza femminile a prendere il sopravvento. Le parole di Anna Formilan, in questo video, esprimono molto bene quest’attenzione da lei condotta verso la parità e l’uguaglianza di genere.

redazione
parte di: inVENTIvi

23/03/2021