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SCIROCCO

prob dall’arabo magrebino shulūq

Lo scirocco è un vento caldo proveniente da sud est, anormalmente caldo.

Lo scirocco tipico è quello dovuto al forte riscaldamento e alla forte essiccazione delle correnti aree che attraversano ampie zone desertiche della Libia e della Tunisia, per poi passare sopra le tiepide acque del basso mar Mediterraneo e caricarsi di umidità raggiungendo le coste italiane carico di umidità, possibili piogge e fenomeni temporaleschi. Ma la sorpresa è che in primavera spesso porta aria secca e polverosa del deserto del Sahara.

Anormalmente possibile è anche l’illustrazione di Anna Formilan, Scirocco. Parole al vento.

Non solo un uomo sosta su una nuvola come fosse una possibile collina terrestre. E invece è un cumulo di vapori sospesi nell’aria.

Non solo il suo piano d’appoggio è anomalo ma lui invece che farfalle cerca di acchiappare con un retino lettere, fogli, libri.

Tutto è estremamente naturale come stesse accadendo qualcosa di assolutamente ordinario. Che sia così?

Scirocco. Parole al vento è stata realizzata da Anna Formilan sull’onda dei festeggiamenti per il Centenario della nascita di Gianni Rodari, celebrato nel 2020. Ecco allora che si comprende l’atmosfera stravagante, singolare, non ordinaria, che si fa invece normalità, quotidianità, possibilità. La poetica di Gianni Rodari in fondo è questo: l’invenzione straordinaria su tutto ciò che sta attorno alla lingua e al suo uso che si trasforma in eventualità. Il suo insegnamento, al pari di quello di Bruno Munari, è rivolto alla divergenza, al pensare traslato, al proporre lo stravagante come universale e reale. E così diventa possibile che un uomo salga, magicamente, sulle nuvole, imbracci un retino di medie dimensioni e ‘cacci parole, libri, carte’, forse pensieri, forse immagini, forse visioni.

L’illustratrice, questa volta, ha messo su carta una tavolozza di colori più chiari. Tutto è giocato sull’assenza di profondità: il cielo è di un piatto verde smeraldo, le nuvole sono forme bianche, giustapposte allo sfondo, l’uomo ha pochissima plasticità. Tutto il movimento è dato dal vento di scirocco che fa volteggiare i tesori letterari, ma la figura maschile è pronta con il suo strumento a raccogliere i frutti dell’ardita pesca.

redazione
parte di: inVENTIvi

23/03/2021