Elementi di ripresa dell’attività culturale

05/09/2014 Administrator User
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Elementi di ripresa dell’attività culturale
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A partire dagli anni trenta si verificò una ripresa della vivacità culturale attraverso la rinascita degli studi storici, letterari e scientifici ad opera di una nuova generazione. In primo piano nel rinnovamento si collocava ancora una volta l'Accademia roveretana degli Agiati che teneva vivi, accanto ai temi della letteratura, quelli dell'agricoltura, del commercio, della medicina. Gli "Atti" accademici, dal 1826, apparivano nell'Appendice del giornale "Il Messaggiere tirolese". L'istituzione roveretana continuava a presentarsi come alveo d'incontro fra il mondo culturale latino e quello tedesco, ma l'intensa corrispondenza con intellettuali veneti, lombardi, toscani, rafforzava il senso dell'italianità del paese. L'influsso di Antonio Rosmini, allontanatosi dal Trentino, per il momento era più determinante negli ambienti italiani che non nella sua terra d'origine dove invece facevano sentire la loro voce studiosi e letterati come Francesco Antonio Marsilli, Giuseppe Frapporti, Antonio Gazzoletti, Tommaso Gar, Agostino Perini. Un certo dinamismo dimostrava l'amministrazione di Trento con il conte Benedetto Giovanelli, alla guida del comune dal 1816 al 1846, autore di lavori sulla storia antica del Trentino.
Determinante per il risveglio culturale, oltre che per quello economico, fu la Società agraria, sollecitata dalla Dieta tirolese e nata nel 1838 con l'approvazione imperiale. Ramificata su tutto il territorio, ebbe il contributo di studiosi impegnati ad analizzare l'interdipendenza tra i fenomeni economici e quelli sociali che venivano illustrati sul "Giornale agrario", indirizzando verso le coltivazioni più redditizie, lo svecchiamento delle tecniche di produzione e formulando proposte per l'istruzione agraria. La Società manteneva anche contatti con gli ambienti economici italiani ed inviava propri rappresentanti ai congressi scientifici, svoltisi nella penisola dal 1839 al 1847. Un ruolo importante assunse pure l'Istituto sociale di Trento, sorto nel 1838. Esso s'indirizzava al ceto borghese per promuoverne l'aggregazione e lo sviluppo culturale con conferenze sulla storia e l'economia, con una scuola elementare di musica ed un gabinetto letterario fornito di riviste francesi, tedesche ed italiane.
Gli ideali di rinnovamento che circolavano fra i notabili cittadini non sfociavano ancora in manifestazioni di dissenso e rimanevano patrimonio di una minoranza, senza toccare la massa contadina sempre lontana o avversa alle novità. Eppure la classe dirigente trentina aveva compiuto una maturazione aprendosi ai principi di libertà, ormai diffusi in Europa, che reclamavano mutamenti istituzionali e politici. Per questo non si trovò impreparata di fronte agli avvenimenti del 1848 che avrebbero dovuto segnare una svolta nell'impero asburgico e nella Confederazione germanica.

Da
1830
A
1848
Personaggi
Gar Tommaso , Gazzoletti Antonio , Giovanelli Benedetto , Rosmini Antonio , Marsilli Francesco Antonio , Frapporti Francesco , Perini Agostino
Codice
48667
codici_personaggi_as_text
50432-50433-50441-50481-50637-50638-50639
Oggetti correlati (7) Classe Tipo di relazione
Frapporti Francesco Personaggio Attributo ( Personaggi )
Gar Tommaso Personaggio Attributo ( Personaggi )
Gazzoletti Antonio Personaggio Attributo ( Personaggi )
Giovanelli Benedetto Personaggio Attributo ( Personaggi )
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