Gli Asburgo diventano conti del Tirolo e impongono ai vescovi le "compattate"

05/09/2014 Administrator User
Argomento
Gli Asburgo diventano conti del Tirolo e impongono ai vescovi le "compattate"
Testo

Da tempo i conti del Tirolo cercavano di porre sulla cattedra di Trento un vescovo disposto ad accettare una posizione subordinata e a favorire i progetti di espansione e consolidamento del loro Stato. Questo sforzo venne coronato dal successo nel 1363, proprio nell'anno in cui si estingueva la discendenza diretta di Mainardo II e la contea veniva unita dinasticamente al ducato d'Austria.
L'impegno che Alberto di Ortenburg aveva sottoscritto nel 1357 lo vincolava ad accettare la politica dei duchi, perché ad essi doveva l'ascesa all'episcopato. In due riprese, nel 1363 e nel 1365, egli sottoscrisse dunque una convenzione (le compattate) che esprimeva in termini giuridici il grado di supremazia raggiunto dal potere austro-tirolese. Il vescovo doveva assistere i conti del Tirolo contro chiunque, eccezion fatta per il Papa; i funzionari dovevano essere nominati solo con il consenso dei conti e anche a questi ultimi essi dovevano prestare giuramento di fedeltà; anche il capitano (comandante militare) dell'episcopato, nominato dal vescovo, era tenuto a prestare fedeltà e ubbidienza al Tirolo; i funzionari dovevano giurare di non riconoscere un nuovo vescovo prima che i duchi avessero dato il loro beneplacito; in caso di conflitto tra vescovi e conti, i funzionari dovevano appoggiare i conti ed erano sciolti dal giuramento di fedeltà ai vescovi. In cambio, i conti si limitavano a promettere ai vescovi una protezione contro chiunque volesse ingiustamente aggredirli o danneggiarli. Una seconda versione delle compattate, stipulata il 5 novembre 1365 con i duchi Alberto III e Leopoldo III (Rodolfo IV era appena scomparso), risultò diversa nei toni, ma non nella sostanza. I contraenti costituivano così un'alleanza perpetua che «traduceva l'avvocazia in una specie di confederazione militare, nella quale il conte del Tirolo doveva essere per il principato vescovile di Trento il supremo comandante in caso di guerra; per natura sua essa implicava anche uno stato di confederazione politica, che limitava in modo corrispondente il raggio d'azione della politica estera» (questa definizione è di Iginio Rogger).
Nello stesso periodo vennero istituzionalizzati i legami tra la contea e la nobiltà trentina: valga per tutti l'atteggiamento dei Castelbarco che, dopo aver giocato per duecento anni le loro carte sullo scacchiere padano, nel 1363 scelsero il legame con il Tirolo, giurando fedeltà al duca Rodolfo.
L'effettiva riconsegna dei poteri temporali al vescovo avvenne solo nel dicembre 1365, dunque all'indomani della firma delle «seconde compattate». Si aprì, nel contesto dell'egemonia austro-tirolese, un nuovo ciclo di stabilità, per quanto non mancassero episodi di tensione e di conflitto sulle frontiere meridionali del principato vescovile. Lì quattro instabili dominazioni (i Caldonazzo ad est, i Castelbarco a sud, gli Arco a sud-ovest ed i Lodron ad ovest) erano in cerca di appoggi e di legittimazioni. La Padova dei Carrara, la Milano dei Visconti e la Repubblica di Venezia, intanto, conquistavano spazi che sembravano la premessa di ulteriori allargamenti verso le valli atesine. Riva e Arco, già veronesi, passarono a Milano nel 1387; complesse e confuse furono le vicende della Valsugana. Ciò diede motivo al Tirolo di intervenire in modo ancora più attento e frequente nelle vicende del principato vescovile.
Alberto di Ortenburg non brillò per impegno e attività neppure in campo spirituale, per quanto non vi siano ancora ricerche specifiche su questo aspetto. Il giudizio che si dà della sua attività è generalmente negativo: è rimasta celebre la figura di un suo vicario, Giovanni Digni, che una strofetta dell'epoca non esita a definire sacrilego, malvagio e capace di confiscare e divorare le cose dei poveri (san Vigilio viene invocato perché «cacci il lupo lontano dall'ovile»). Il vescovo morì il 9 settembre 1390 e venne sepolto in cattedrale.

Da
1357
A
1390
Personaggi
Alberto di Ortenburg , Mainardo II , Rodolfo IV d'Asburgo
Codice
48616
codici_personaggi_as_text
50394-50460-50479
Oggetti correlati (3) Classe Tipo di relazione
Alberto di Ortenburg Personaggio Attributo ( Personaggi )
Mainardo II Personaggio Attributo ( Personaggi )
Rodolfo IV d'Asburgo Personaggio Attributo ( Personaggi )
Oggetti correlati inversi (0)
L'elemento visualizzato non è in uso da nessun altro oggetto.