I riflessi nel Trentino del periodo costituzionale

05/09/2014 Administrator User
Argomento
I riflessi nel Trentino del periodo costituzionale
Testo

Il testo costituzionale del 4 marzo 1849 portò, anche nella provincia tirolese, alla separazione della funzione politico - amministrativa da quella giudiziaria. Al posto del Gubernium venne eretta una luogotenenza e create tre reggenze di circolo, una delle quali per il territorio trentino suddiviso in sei distretti politici comprendenti, nel loro ambito, più giudizi distrettuali con poteri giudiziari di prima istanza. Poteri di seconda istanza avevano le Corti di giustizia di Trento e Rovereto, di terza il Senato di Trento e, in materia penale, la Corte di cassazione di Vienna.
La patente imperiale del 17 marzo 1849 sulla provvisoria organizzazione dei comuni rifletteva il nuovo clima instauratosi con la costituzione. La legge si apriva con l'articolo che alla base dello stato libero si trova il libero comune; precisava la doppia sfera del comune, la naturale e la delegata; riaffermava l'elettività degli organi comunali ponendola su basi censitarie; garantiva la pubblicità dei dibattiti e delle deliberazioni. Una delle novità più rilevanti della legge consisteva nel prevedere organi elettivi intermedi posti fra i comuni e le Diete dei Länder, le rappresentanze distrettuali e quelle circolari, raggruppanti più comuni. Ciò corrispondeva al principio liberale che spetta ai cittadini partecipare anche al potere esecutivo, comprese le funzioni di controllo.
Il par. 6 del testo legislativo del 17 marzo 1849 prevedeva l'emanazione di statuti speciali per le città più importanti. Trento si mosse subito, già nell'aprile 1849, sollecitata dal ministero dell'interno e dal luogotenente del Tirolo. La proposta di statuto municipale, stesa da un comitato di esperti, venne contestata dalle autorità politiche perché considerata in parte discostata dalla legge del marzo e, su alcuni punti, troppo liberale. Dopo la revisione del testo, lo statuto della città di Trento fu approvato con risoluzione sovrana e promulgato il 29 marzo 1851. Nonostante la mancata accettazione delle più significative proposte trentine, tale statuto faceva del comune di Trento un ente con ampie facoltà autonome nell'ambito del Land autonomo del Tirolo.
La costituzione proclamava il diritto alla libertà di stampa e l'abolizione della censura. In questo clima Giovanni a Prato fondava il "Giornale del Trentino", che iniziò la pubblicazione il 2 maggio 1850, e costituì uno dei più alti esempi di stampa periodica per la capacità di proiettare i problemi locali nel contesto europeo. Dalle pagine del giornale l'a Prato tenne lezioni di dottrina liberale e costituzionale, stese in forma piana per contribuire all'educazione civile delle popolazioni. Altre iniziative culturali ed editoriali di rilievo furono la nascita dell'impresa tipografica dei fratelli Perini e la chiamata a Trento, ad opera del comune, di Tommaso Gar, protagonista nel Veneto del moto insurrezionale del 1848-49, con l'incarico di scrivere la storia della città.

Da
4/03/1849
A
29/03/1851
Personaggi
a Prato Giovanni , Gar Tommaso
Codice
48673
codici_personaggi_as_text
50389-50432
Oggetti correlati (2) Classe Tipo di relazione
a Prato Giovanni Personaggio Attributo ( Personaggi )
Gar Tommaso Personaggio Attributo ( Personaggi )
Oggetti correlati inversi (0)
L'elemento visualizzato non è in uso da nessun altro oggetto.