I venti mesi dell'Alpenvorland

05/09/2014 Administrator User
Argomento
I venti mesi dell'Alpenvorland
Testo

Con ordinanza di Hitler del 10 settembre 1943 venivano costituite le due zone d'operazione Prealpi (Alpenvorland con le province di Bolzano, Trento e Belluno) e Litorale adriatico (Adriatisches Küstenland). L'Alpenvorland, affidata al Gauleiter del Tirolo Franz Hofer in qualità di commissario supremo, di fatto veniva eretta a provincia del Reich, con sospensione sul suo territorio della sovranità della Repubblica sociale italiana (RSI), costituita dopo la liberazione di Mussolini dalla prigione del Gran Sasso.
L'annessione alla Germania, per quanto mai formalizzata ufficialmente, risultava da alcuni elementi inequivocabili: l'amministrazione civile passava alle dirette dipendenze del governo nazista; venivano riformate le circoscrizioni comunali e quelle delle preture e dei tribunali; la Corte d'Appello di Trento era staccata da Venezia ed a Bolzano veniva istituito un Tribunale speciale che applicava le norme del diritto germanico e che, potendo avocare a sé ogni procedimento penale e civile, diventava supremo organo di giurisdizione; le forze militari della RSI erano escluse dall'Alpenvorland nel quale risultava vietata la ricostituzione del partito fascista e dove era permesso entrare solo se forniti di un permesso.
Nell'Alto Adige la costituzione dell'Alpenvorland poteva raccogliere consensi in quanto reintegrava i tedeschi dei diritti negati nell'età fascista. Nel Trentino, avverso al cessato regime, poteva essere gradita la separazione dalla RSI, ma non l'occupazione nazista che, oltretutto, mal si conciliava con l'italianità e, per taluni, con il passato risorgimentale del paese. Le popolazioni, disorientate dall'accaduto e nelle condizioni di non potersi opporre, scelsero un atteggiamento di chiusura e di difesa in modo da salvare il salvabile in attesa degli eventi. Franz Hofer, consapevole di questa situazione, cercò di guadagnare il consenso trentino offrendo un simulacro d'autonomia. Il 17 settembre chiamò a raccolta gli uomini più rappresentativi della provincia, compresi gli antifascisti, affidando ad essi il compito di nominare un commissario-prefetto. La scelta unanime cadde sull'avvocato Adolfo de Bertolini, apprezzato da tutti per serietà professionale, coerente e radicato antifascismo, aderenze alle istanze autonomistiche; al suo fianco venne però posto d'autorità il consigliere Kurt Heinricher con l'incarico di controllare e comprimere in forme coattive lo spazio decisionale del commissario-prefetto.
Il de Bertolini accettò l'ingrata nomina solo per tutelare la popolazione dai disastri della guerra e dalle rappresaglie dei tedeschi, sopportando disagi, crucci e rischi personali legati a scelte mai accompagnate da certezze; si convinse anche a ritirare la decisione di dimettersi dopo la strage operata dai nazisti nel basso Sarca nel giugno 1944. Egli chiese ed ottenne di mantenere in vita il corpo dei carabinieri – quasi un cuscinetto difensivo posto fra gli occupati e gli occupanti – instaurando una fattiva collaborazione con il comandante col. Michele de Finis. Entrambi furono consapevoli della difficoltà del loro compito, destinato ad incontrare comunque, accanto ai consensi, critiche per i bei gesti mancati sostituiti dal grigio lavoro di mediazione, privo della luce dell'eroismo, ma altrettanto faticoso, sofferto e necessario.
Le ordinanze del novembre 1943 e del gennaio 1944 precettavano al servizio militare prima i giovani delle classi 1924-1925 e poi tutti i nati fra il 1894 e il 1926. Il servizio obbligatorio, una volta scoraggiato quello nei reparti della RSI che era teoricamente ammesso, andava effettuato o nell'esercito regolare tedesco o nel Corpo di sicurezza trentino (CST). Tale Corpo avrebbe dovuto essere impiegato solo in loco per la tutela dell'ordine pubblico ma, contrariamente alle assicurazioni date, venne adibito anche a operazioni militari nella lotta antipartigiana. Il deterrente della pena di morte e dell'arresto dei congiunti, in base al diritto penale germanico, contenne le defezioni e convinse molti giovani, compresi gli imboscati dopo il disfacimento dell'esercito italiano, ad arruolarsi nel CST considerato il male minore.

Da
10/09/1943
A
25/04/1945
Personaggi
De Bertolini Adolfo
Codice
48759
codici_personaggi_as_text
50683
Oggetti correlati (1) Classe Tipo di relazione
De Bertolini Adolfo Personaggio Attributo ( Personaggi )
Oggetti correlati inversi (0)
L'elemento visualizzato non è in uso da nessun altro oggetto.