Il vescovo Manasse. Il Trentino nell'Impero germanico

05/09/2014 Administrator User
Argomento
Il vescovo Manasse. Il Trentino nell'Impero germanico
Testo

Pochi decenni più tardi (assassinato Berengario dopo un tormentato governo che lo vide lottare, perdere e prevalere su molti pretendenti ed ottenere nel 915 anche il titolo imperiale) venne a cingere la corona italica Ugo di Provenza (926).
Questi, qualche anno dopo, conferì l'amministrazione dei vescovadi di Trento, Verona e Mantova al proprio nipote Manasse, arcivescovo di Arles, costituendo così un unico organismo continuo affidato a mani fedeli che lo tranquillizzavano nei confronti della Germania, ove assumeva sempre maggior forza la casa di Sassonia, divenuta titolare del regno. È dubbio se dei vescovadi Manasse fosse insieme pastore e governatore. Secondo la critica testimonianza del contemporaneo Liutprando di Cremona, egli ottenne di Trento, oltre al governo spirituale, anche quello temporale, costituendo così il primo esempio di vescovo tridentino investito di potere politico.
Non fu però all'altezza della situazione e delle speranze dello zio, perché nel 945 passò dalla parte di Berengario d'Ivrea (poi re Berengario II), avversario di re Ugo e rientrante in Italia col sostegno allora di Ottone I di Germania, e gli aprì le porte della regione allo scopo di salvaguardare i suoi interessi e l'acquisizione dell'arcidiocesi di Milano, convinto anche dal suo consigliere Adalardo cui aveva affidato castel Formigario (attuale Firmiano) presso Bolzano, chiave di volta della difesa verso nord, e sul quale Berengario, non riuscendo ad espugnare la fortezza, aveva fatto molte pressioni e promesse.
Manasse riuscì a mantenere il possesso del vescovado trentino almeno fino alla prima discesa in Italia di Ottone I contro Berengario (951-952) ed al successivo distacco dal regno italico della marca veronese-trentina che fu aggregata alla Baviera entrando a far parte del regno germanico.
Un ulteriore cambiamento, più formale che sostanziale, avvenne quando Trento e Verona furono dal successore Ottone II aggregate al ducato di Carantania (comprendente le attuali regioni di Carinzia, Carniola e Stiria).
Prova di questo passaggio è anche un documento del 993 steso a Verona, col quale il duca di Baviera e Carantania Enrico, che vi si trovava per amministrare la giustizia nella marca, assegna al vescovo della città la corte regia di Riva alla presenza del vescovo di Trento e del suo conte. La corte di Riva (come già si disse, appartenente al demanio) era passata più volte di mano (l'ebbe anche la sposa di Berengario I, Anna)ed ora veniva tolta al marchese di Brescia che l'aveva usurpata.

Da
926 d.C.
A
993 d.C.
Personaggi
Manasse II
Codice
48593
codici_personaggi_as_text
50595
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Manasse II Personaggio Attributo ( Personaggi )
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