L’elevazione dell’obbligo scolastico a 14 anni

05/09/2014 Administrator User
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L’elevazione dell’obbligo scolastico a 14 anni
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Ma l'organizzazione scolastica dei domini austriaci, nei quali era compresa la contea principesca del Tirolo, predispose una importante innovazione: nell'anno 1869 fu elevato l'obbligo scolastico fino al compimento del quattordicesimo anno, con l'istituzione delle Bürgerschule, le scuole civiche. Per gli scolari che non avrebbero proseguito gli studi, si pensò ad una formazione più completa, a spese delle pubbliche amministrazioni, la frequenza obbligatoria di tre altre classi, sesta, settima e ottava, impostando l'insegnamento oltre che sulla revisione delle materie già presenti nelle cinque classi precedenti, anche su materie spendibili nelle attività quotidiane, storia naturale, aritmetica, fisica e geometria, geografia e storia con particolare riguardo alla "patria e alla Costituzione", bella scrittura (un tempo tutti gli atti venivano scritti a mano…), canto, educazione fisica e, per le ragazze, lavori femminili ed economia domestica. Per gli alunni di lingua non tedesca era obbligatorio l'insegnamento del tedesco, cui si potevano aggiungere una o due altre lingue.
Alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX vi fu un rigoglio di iniziative non più solo statali, ma anche civiche e private per il miglioramento della gioventù e si differenziò ulteriormente l'insegnamento superiore con l'istituzione dell'i. r. Scuola media di commercio, che cominciò a funzionare il 15 ottobre 1874 e con le scuole professionali di avviamento immediato al lavoro, dette scuole per ‘artieri'.
Ma la vocazione principale del territorio trentino era per l'agricoltura, con una certa differente attenzione per il territorio a nord, con un clima freddo, adatto all'allevamento del bestiame e un clima dolce al sud, adatto alle culture quasi mediterranee. La provincia di Trento comprese l'opportunità di erigere una scuola di agraria con annessa azienda agricola sperimentale e riuscì ad acquistare un complesso medievale comprendente la Prepositura agostiniana di San Michele all'Adige colpita dalle leggi di secolarizzazione emanate all'epoca di Giuseppe II. I beni comprendevano, oltre al castello, un vasto terreno agricolo lasciato da alcuni decenni in completo abbandono. Si procedette con celerità all'impostazione dell'istituto agrario e l'11 novembre 1874 avvenne l'inaugurazione della Scuola provinciale agraria di S. Michele. Le finalità si concretizzavano nell'educare bravi economi per il Tirolo, nell'istruire i lavoratori nei singoli rami, nel contribuire al miglioramento della cultura agraria della provincia. I mezzi comprendevano la scuola con carattere di internato e rigorosamente bilingue, la stazione sperimentale e l'annessa azienda agricola. Il maggiore riconoscimento venne all'Istituto e alla Stazione sperimentale nell'anno 1887, quando il neocostituito Consiglio provinciale di Agricoltura per il Tirolo "affidò all'Istituto Agrario di S. Michele, oltre che la pubblicazione dei risultati delle ricerche, il compito di istruire capillarmente gli agricoltori con cattedre ambulanti", un modo efficace per addestrare tutti ai più adeguati metodi di miglioramento dell'agricoltura. Anche dallo stato l'Istituto ottenne lusinghieri riconoscimenti e l'equiparazione agli istituti sperimentali governativi. Da alcuni decenni vi si è aggiunto il Museo degli usi e costumi della gente trentina e l'attività prosegue con rinnovato statuto e organizzazione autonoma.

Da
1869
A
1887
Codice
48825
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