Centenario della morte di Cesare Battisti, Damiano Chiesa e Fabio Filzi

Un programma di iniziative dedicate al centenario della morte di Cesare Battisti, nonché di Damiano Chiesa e Fabio Filzi

Manifestazioni ed eventi

Coordinato dal Comitato trentino per le Commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, presieduto dall'assessore alla cultura Tiziano Mellarini, di cui fanno parte: il commissario del Governo per la Provincia di Trento, il presidente del Consiglio provinciale, il presidente del Consiglio delle Autonomie, un rappresentante del Comando Militare Esercito "Trentino - Alto Adige"​ e uno per il Commissariato generale per le Onoranze ai Caduti.

Mostre, convegni, incontri, eventi e altre iniziative sono in programma nel corso del 2016 con l’obiettivo di restituire una visione poliedrica della figura di Battisti geografo, irredentista, politico.

Cenni biografici: Cesare Battisti nasce il 4 febbraio 1875 a Trento, il padre svolgeva la professione di commerciante e la madre discendeva da una nobile famiglia di Rovereto. Sin da giovane abbraccia l’ideale irredentista. Compiuti gli studi ginnasiali a Trento, nel 1893 frequenta gli studi universitari in Giurisprudenza a Graz, ma si iscrive anche a Firenze.

Nel 1894 si sposta da Firenze a Torino, dove conosce Edmondo De Amicis che lo introduce al socialismo. Nel 1895, dopo un breve passaggio all'Università di Vienna, torna a studiare a Firenze e si iscrive al terzo anno dell'Università. Frequenta l’ambiente intellettuale fiorentino, dove conosce Gaetano Salvemini, nel 1895 conosce la compagna della sua vita, Ernesta Bittanti. Battisti si laurea in geografia a Firenze nel 1897 con una tesi stampata a Trento l'anno successivo e farà seguire un biennio presso l'Istituto di perfezionamento di Firenze. Si sposa civilmente a Firenze nel 1899 e poi la coppia si trasferisce a Trento: Cesare Battisti e la moglie avranno tre figli: Luigi, 1901-46, Livia 1907-78 e Camillo 1910-82.

Battisti nei primi anni del Novecento si occupa di studi geografici e naturalistici, pubblica alcune guide e alla testa del partito socialista si occupa contemporaneamente di problemi sociali e politici, come quello dell’istituzione di un'Università italiana nell’Impero. Fonda il giornale "Il Popolo" nel 1900. Consigliere comunale di Trento dal 1903 al 1905 e dal 1911 al 1914, nel 1911 è eletto deputato al Parlamento di Vienna e nel 1914 consigliere alla Dieta di Innsbruck.

Abbandona Trento due settimane dopo lo scoppio del conflitto mondiale, il 12 agosto 1914, e in Italia, si impegna attivamente per l’entrata in guerra della Monarchia Sabauda contro l’Austria-Ungheria con una fitta serie di conferenze in tutta la penisola. Allo scoppio del conflitto italo-austriaco si arruola volontario negli alpini (battaglione Edolo).

Il 10 luglio 1916 viene fatto prigioniero dagli austro-ungarici sul monte Corno di Vallarsa e condotto a Trento, dove viene processato per alto tradimento e ucciso due giorni dopo, il 12 luglio 2016, nella fossa del Castello del Buonconsiglio a Trento.