Le case dei Reti

Abbiamo visto come i Reti, per costruire i loro villaggi, scegliessero preferibilmente luoghi sopraelevati rispetto al fondovalle. 

Le case, disposte a schiera o a gruppi sparsi, erano seminterrate, di forma quadrangolare e avevano i muri perimetrali costruiti a secco. Nei muri venivano realizzate delle vere e proprie nicchie per collocare i pali di sostegno del tetto. Le pareti erano in legno, mentre i tetti potevano essere ricoperti da frasche, paglia o da tegole di legno (scandole).  Il pavimento era in terra battuta o ricoperto da assi di legno. Le porte, in legno, avevano delle maniglie in ferro e le serrature erano azionate da lunghe chiavi. All'interno si trovava il focolare realizzato da un piano di argilla delimitato da pietre. La casa poteva avere uno o più ambienti. Le stanze erano arredate con mobili di legno, tavoli, panche, sgabelli, mensole o letti. Alle pareti c'erano ganci di ferro per poter appendere degli oggetti. Le abitazioni più grandi potevano essere suddivise in più stanze da pareti divisorie in muratura a secco oppure in legno. Spesso vi era un corridoio d’accesso alla casa, dotato di scalini oppure costituito semplicemente da un piano inclinato, a sua volta riparato dal tetto della casa. Le case non ospitavano solamente la vita quotidiana delle famiglie. In alcune di esse venivano svolte delle vere e proprie attività artigianali. 

 


16/04/2020