Volti di pietra

La statua stele di Revò

Durante l'età del Rame, a partire dal IV millennio a.C., in concomitanza con lo sviluppo dell’attività metallurgica, si afferma anche in Trentino il fenomeno delle statue-stele. Su grandi massi e secondo registri iconografici affini, vengono rappresentate figure antropomorfe associate ad armi, ornamenti o capi di abbigliamento. Sono realizzate con materiale di origine locale e sono concepite per essere collocate all’aperto, infisse nel terreno. A volte sono istoriate su più lati ed in alcuni casi potevano essere dipinte. 

Le statue stele rappresentano personaggi maschili caratterizzati dalla presenza di armi, figure femminili con piccoli seni o tipi definiti “asessuati” per la mancanza di elementi distintivi. Si tratta probabilmente delle rappresentazioni di personaggi di rango elevato realmente esistiti oppure espressioni di antenati illustri o immagini di divinità al cui culto erano destinate. 

L'esemplare di Revò, rinvenuto fuori contesto archeologico, presenta il caratteristico volto a T, l’assenza di arti e un decoro a bande verticali sulla schiena. All’essenzialità degli schemi di raffigurazione simbolica si richiama anche la figura umana riconosciuta su un ciottolo trovato presso Malga Romeno, la cui datazione però rimane incerta.


16/04/2020