Ai tempi di Fiavé nel resto dell'Europa

Uno sguardo ad altre civiltà coeve ai palafitticoli di Fiavé nel resto dell'Europa.

Gli abitati più importanti, tra quelli sorti a Fiavé, datati fra 2200 e 950 a.C., sono contemporanei al pieno sviluppo e alla decadenza delle prime civiltà urbane del Vicino Oriente e del Mediterraneo: dalla Mesopotamia alla Grecia micenea. L’Europa in questa fase è un puzzle di comunità apparentemente diverse nelle tradizioni e nei riti, ma accomunate da alcune costanti. In villaggi di decine o poche centinaia di abitanti, l’agricoltura, l’allevamento e l’artigianato hanno acquisito stabilmente e sviluppato importanti innovazioni comparse nella precedente età del Rame: l’aratro, la lavorazione dei prodotti lattiero-caseari e la metallurgia, quest’ultima caratterizzata dall'utilizzo di una nuova lega di rame e stagno, il bronzo.

Contemporaneamente alle palafitte esistevano altri tipi di insediamento: villaggi di capanne in parte simili a quelle documentate a Fiavé sul Dos Gustinaci sono stati rinvenuti in tutto il territorio alpino, sia in fondovalle sia in quota. In Pianura Padana, soprattutto a sud del Po, i secoli tra XVI e XIII a.C. sono caratterizzati dalle “terramare”, villaggi delimitati da un argine e un fossato alimentato da un corso d’acqua. In alcuni casi le capanne erano erette su piattaforme, simili a palafitte all’asciutto, certamente eredi della tradizione palafitticola.


14/04/2020