Vita in palafitta: la tessitura

Trame, fili e intrecci

A differenza di altri siti palafitticoli, a Fiavé non sono stati rinvenuti resti di tessuti. Tuttavia la filatura e la tessitura sono documentate dal ritrovamento di numerosi strumenti impiegati per la produzione del filo, per la tessitura su telai verticali ed infine da strumenti per cucire.

Per filare venivano utilizzati fusi realizzati interamente in legno, formati da un’asticciola ed una rotella con funzione di volano, la fuseruola, che poteva essere anche in terracotta. Le spade da tessitore,in legno o in osso, servivano sia come separatore sia come battente da telaio: potevano infatti essere impiegate per sollevare e separare i fili verticali dell’ordito ma anche per battere ed infittire i fili orizzontali della trama.

I pettini in palco di cervo venivano utilizzati per tendere, separare e riordinare i fili di trama e di ordito nella realizzazione dei tessuti a telaio.

I fili dell’ordito erano tenuti in tensione da pesi in terracotta. La loro giacitura suggerisce talvolta la collocazione originaria del telaio. Un gruppo di nove pesi da telaio, alcuni dei quali decorati, è stato ritrovato accanto ai resti del focolare di una capanna.

Infine aghi in legno, osso e in un caso in bronzo, con un’estremità appuntita e l’altra forata, del tutto simili ai grandi aghi moderni, potevano servire per cucire le vesti o altri oggetti in fibre vegetali, animali o pelli come reti, otri, sacche.


14/04/2020