L'hypocaustum

Il sistema di riscaldamento a pavimento

Le domus rinvenute dagli archeologi nel sottosuolo di Trento avevano alcuni ambienti riscaldati tramite l’hypocaustum. Grazie a questo impianto veniva fatta circolare, sotto i pavimenti, dell’aria calda che proveniva da un focolare (praefurnium) realizzato in un apposito vano adiacente. I pavimenti erano sostenuti da una serie di pile di mattoncini, che servivano a creare l’intercapedine sufficiente a far circolare il calore. Talvolta anche le pareti erano riscaldate tramite tubuli, mattoni cavi all’interno e dotati di fori laterali per permettere il riscaldamento di un’intera stanza.

Questo sistema era utilizzato soprattutto negli ambienti con funzione termale, sia pubbliche sia private ma, nelle zone con climi freddi, anche in altri vani della casa. Allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas sono stati rinvenuti parte di un locale con alcune colonnine in mattoni e tracce di un ambiente con il pavimento rialzato, l’intercapedine per la circolazione dell’aria calda e la base di una parete con una fila di tubuli.

A casa Crivelli, in piazza Duomo, sono state riportate in luce tracce di locali termali: tepidarium, calidarium e frigidarium, riccamente decorati. Anche nella villa di via Rosmini sono presenti due ambienti con riscaldamento a pavimento, forse adibiti ad impianto termale.


14/04/2020